Quando il furto della Gioconda finì sulla Domenica del Corriere
Il furto del dumentino Peruggia suscitò un così grande clamore che, oltre a occupare le prime pagine dei giornali, dal 3 al 10 settembre 1911 fu anche la copertina del settimanale milanese fondato nel 1899 e chiuso nel 1989

Era il 21 agosto 1911 quando Vincenzo Peruggia, originario di Dumenza, stava per entrare nella storia come il ladro della Gioconda, il celebre quadro di Leonardo esposto al Louvre di Parigi, che sarebbe poi rimasto nascosto per due anni, fino al 1913. La notizia del furto comparve subito in prima pagina su tutti i giornali e, come ricorda La Varese Nascosta nel gruppo Oggi nel Varesotto, nella settimana tra il 3 e il 10 settembre 1911, il furto fu anche il tema della copertina della Domenica del Corriere: popolare settimanale fondato a Milano nel 1899 e chiuso nel 1989.
LA STORIA
Vincenzo Peruggia era un uomo originario di Dumenza trasferitosi in Francia per cercare lavoro. Dopo 16 anni a Parigi, inseguendo un sentimento patriottico che voleva far tornare la Gioconda in Italia, organizza il colpo della vita: rubare il quadro fingendosi imbianchino e nascondendosi una notte in un magazzino del museo; la mattina dopo, il 22 agosto, l’opera di Leonardo era sparita, Vincenzo l’aveva avvolta in una tela qualunque ed era uscito indisturbato dal museo. Ancora oggi la leggenda vuole che il quadro, poi ritrovato due anni dopo, non sia l’originale. Un mistero ormai lungo quasi un secolo.
21 agosto 1911: il varesino Vincenzo Peruggia rubò la Gioconda
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