Tutta la musica in uno strumento, “ad Azzio suonerà la storia“

Daniele Dori è l’organista del Duomo di Firenze e sabato sarà in concerto nel convento del paesino della Valcuvia, dove si trova la “Mascioni organi“, istituzione musicale nel mondo

Generico 16 Sep 2024

«Sì, se qualcuno a digiuno di musica verrà al concerto di sabato, si renderà conto di avere a che fare con uno strumento che racchiude tante sonorità diverse. Uno stumento che contiene tutta la musica e che ha una storia antichissima».

Lo assicura Daniele Dori (nella foto), da 12 anni organista del Duomo di Firenze, che sabato sarà ad Azzio nell’ambito della rassegna MusiCuvia per un concerto nel vecchio convento del paese, in compagnia della soprano Francesca Caponi. Il musicista racconta la sua grande passione per questo strumento durante una pausa fra una lezione e l’altra al Conservatorio di Pesaro, dove insegna.

«Sarà qualcosa che a livello personale vivo come una mia “prima” in provincia di Varese. Una grande emozione, dal momento che saremo nella culla della cultura organaria: qui si trova una delle realtà più importanti al mondo, la Mascioni, che ha realizzato organi di altissima qualità».

Proprio nella chiesa di Azzio, infatti, sbocciò la passione per questo strumento da parte del fondatore dell’azienda oggi ancora a conduzione familiare. Non a caso, Daniele Dori, che svolge una fitta attività concertistica in tutta Europa, è stato componente della commissione artistica per il restauro e l’ampliamento del monumentale Organo Mascioni opus 805 della Cattedrale toscana cui seguì il concerto di inaugurazione da Olivier Latry, organista di Notre Dame a Parigi, insieme a Dori.

Ma cos’ha di speciale l’organo? «Viene chiamato “il re degli strumenti”, e spiego il perché: possiede talmente tante sonorità che può evocare l’orchestra, come i flauti, la tromba e altri registri che appartengono a diverse sonorità e timbri. Anche chi non è addentro al mondo della musica rimane molto incuriosito perché si trova di fronte a grandi sonorità, una sorta di orchestra suonata da una persona sola».

Un suono maestoso, insomma, che evoca spazi nella mente e sviluppa forse una ricerca interiore che può avvicinare al divino. Forse è per questo che le note dell’organo richiamano una funzione religiosa, una musica di chiesa.

«Sì, è così. Ma attenzione. L’organo è uno strumento antichissimo, nato quasi 1900 anni prima del pianoforte (con quest’ultimo viene spesso associato ma, appunto, è molto molto più antico, parliamo di epoca ellenistica e romana: l’organo è nato nel 200 a.c., il pianoforte nel 1700 circa). All’inizio della cristianità, l’organo venne escluso dalle liturgie cattoliche poiché veniva utilizzato nelle feste, ma anche negli eventi pubblici in cui i cristiani venivano sacrificati. Dunque, scomparve fino al Medioevo, quando ebbe una ripresa nell’accompagnare le funzioni religiose, fino ai giorni nostri».

Il maestro Daniele Dori spiega la sua passione per questo strumento: «È l’unico sempre in evoluzione. Negli ultimi anni, oltre allo strumento elettronico, si sono aggiunte novità tecnologiche. Oggi, nelle consolle, ci sono dispositivi e collegamenti wireless. Poi, ogni organo è diverso dall’altro, a differenza di altri strumenti che possono avere solo sfumature legate alla mano del costruttore».

Ma è difficile suonare l’organo? «Difficile? Il grado di difficoltà è pari a quello degli altri strumenti. A livello fisico, ha delle specificità, perché occorre una grande preparazione per muoversi sulla tastiera. Nell’organo c’è poi tutta la parte legata alla pedaliera, con particolari posizioni della schiena da mantenere».

È ormai tutto pronto per il concerto di sabato. Che musica suonerà? «Il programma di sabato è molto interessante e anche di facile ascolto. Si tratta di brani del repertorio barocco scelti per le caratteristiche dello strumento, per offrire un programma frizzante e coinvolgente per il pubblico, con musiche di Vivaldi, Bach, Mendel e Mozart. Un programma coinvolgente e di facile ascolto».

EXULTATE, JUBILATE
Sabato 21 settembre Chiesa del Convento, Azzio alle ore 20.45
info www.musicuvia.com

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Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 19 Settembre 2024
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