Cure al domicilio come in ospedale: un équipe del Circolo di Varese a casa dei pazienti tracheostomizzati

Nel convegno in programma per sabato 23 novembre nell'Aula Leonardo dell'Ospedale di Circolo verrà spiegato il servizio per la sostituzione della cannula tracheostomica domiciliare

ospedale di Varese di circolo

Gestione ospedaliera e domiciliare del paziente tracheostomizzato” è il titolo del convegno in programma per sabato 23 novembre nell’Aula Leonardo dell’Ospedale di Circolo di Varese. Si tratta di un importante momento di confronto per il personale coinvolto, per favorire una gestione multidisciplinare tra Ospedale e Territorio di questi pazienti fragili.

La responsabilità scientifica dell’evento, infatti, è affidata alla dott.ssa Daniela Creazza, anestesista che coordina un gruppo di colleghi specialisti nel garantire ai pazienti un prezioso servizio per la sostituzione della cannula tracheostomica domiciliare.

In particolare, questa attività, che è peculiare di ASST Sette Laghi grazie appunto alla disponibilità degli specialisti della struttura Anestesia e Gestione Blocchi operatori, diretta dal Dott. Alessandro Bacuzzi, garantisce la sostituzione periodica, generalmente mensile, della cannula tracheostomica al domicilio, senza che il paziente clinicamente fragile debba recarsi in ospedale, evitando spese per il trasporto in ambulanza a carico della famiglia, aumentando il confort del paziente e riducendo il carico organizzativo ed emotivo della famiglia.

I medici anestesisti, deputati a questo servizio, sono preparati attraverso corsi di formazione sulla gestione avanzata delle vie aeree e sono docenti in corsi di aggiornamento aziendali per medici e infermieri sulla gestione ospedaliera e domiciliare del paziente tracheostomizzato, come appunto quello in programma per il 23 novembre.

«Il nostro servizio non si esaurisce a casa dei pazienti – spiega la Dott.ssa Creazza – Tra un cambio cannula e il successivo ci rapportiamo, per le necessità cliniche intercorrenti, soprattutto con il care-giver del paziente, personalizzando le cure, seguendo i criteri della continuità assistenziale ospedale-territorio e della medicina di prossimità. Insomma, diventiamo un punto di riferimento per l’intera famiglia, affianco al medico curante».

I pazienti che possono accedere a questo servizio sono pazienti portatori di cannula tracheale con età maggiore di 14 anni e con criteri di fragilità, a cui è stata attivata ADI (assistenza domiciliare integrata).

Il reclutamento dei pazienti può avvenire in ambito ospedaliero in fase di dimissione attraverso la compilazione di check list dedicata da parte dei Medici Curanti con il coinvolgimento del CMO (Case Manager Ospedaliero) oppure in ambito domiciliare, in condizioni di fragilità sociale oppure se la condizione clinica valutata dal MMG/PLS o da IFEC peggiora, tanto da richiedere attivazione di ADI.

La richiesta formale di presa in carico avviene tramite ricetta medica che indichi attivazione di sostituzione domiciliare di cannula tracheostomica, da consegnare presso ADI di competenza territoriale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Novembre 2024
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