La Pro Patria resiste alla Triestina, ma in attacco manca il graffio vincente: 0-0
Solo un pareggio per la Pro Patria contro l'ultima in classifica. La fisicità permette alla Triestina di prendere campo nella frazione di gara, nella ripresa emerge invece in velocità dei tigrotti. Poche le occasioni sotto porta
(servizio fotografico a cura di Roberto Corradin)
Non trova il graffio vincente la Pro Patria, fermata sullo 0 a 0 nella gara casalinga contro la Triestina, squadra ultima in classifica.
Contro la Triestina Colombo voleva di più: “Buona partita però abbiamo calciato poco”
Allo Speroni di Busto Arsizio le due squadre gemellate si annulla a vicenda, uscendo entrambe dal campo con qualche rammarico per aver perso l’occasione di fare bottino pieno dopo una gara ad alta intensità a metà campo, ma senza reali occasioni sotto porta. I tre punti sarebbe stati preziosi considerando la classifica, che al momento vede le due rose fuori, o meglio al limite esterno, dal vortice playout: Pro Patria a +2 dalla zona spareggi, Triestina “in negativo” di un punto sulla Clodiense, e dunque con i piedi ancora dentro il contro-ascensore per la D.
Tornando al rettangolo verde, la partita ricorda uno dei più celebri antagonisti di Batman, Due Facce. Tuttavia il fumetto della partita non sarà a colori bensì illustrato solo con la china in un bianco e nero che di noir non ha poi molto: il muscolare centrocampo della Triestina – che contrapponeva il 4312 al 352 tigrotto – dà all’Alabarda giuliana l’energia e le forza di mettere in campo maggior vigore, dando l’impressione, con le percussioni di Attys e Correia, di poter erodere già nel primo tempo la difesa dei padroni casa impegnata a gestire la fisicità delle punte baltiche Verteinen e Krollis. Fatta eccezione per due conclusioni di Mallamo troppo alte per impensierire il portiere alabardato Roos, nate entrambe su giocate individuali biancoblu, la Pro Patria fatica come di fronte a un macigno quando prova a uscire dalla sua metà campo, troppo spesso imprecisa nell’appoggiarsi dopo la metà campo a Pitou e Beretta, coppia offensiva scelta da mister Colombo diventata ben presto facile preda della difesa a quattro dei giuliana supportata al meglio dalla mediana.
La seconda metà di gara è tutt’altra storia. Il peso del turno infrasettimanale e il ritmo condotto prima del proverbiale té caldo hanno prosciugato gli ospiti giuliani, incapaci, una volta perso lo smalto, di imbastire un efficace strategia nello scenario tattico oltre alla palla lunga per la punta. Fin dal primo minuto della ripresa la Pro Patria aggredisce così la partita e occupa meglio gli spazi in campo. Il buon pressing di tutta la linea a 5 di centrocampo e Nicco in cabina di regia sono gli ingredienti per portare le mezzali al tiro (Mehic e Ferri) nello specchio della porta e impegnare l’estremo difensore della Triestina. L’occasione maggiore arriva proprio a ridosso del triplice fischio, al 93′, quando sempre Nicco pesca in area Citterio che, in spaccata, non riesce a impattare la sfera con la forza giusta per bucare i guantoni di Roos, ben posizionato sul primo palo.
Fallito l’arrembaggio finale del comasco, per la Pro Patria – sempre più squadra da “under” sia per la linea verde in campo sia per lo scarno di numero goal fatti e subiti (9:11) – si conclude il terzo pareggio a occhiali (0-0) della stagione, sesta partita in dodici incontri (3 i clean sheet) senza andare a rete.
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