Regione Lombardia promuove la Breast Unit e la diabetologia dell’ospedale di Varese
La proposta di variazioni del POAS avanzata dalla direzione dell'Asst Sette Laghi è stata ampiamente accettata con alcune importanti eccezioni: la principale è quella legata alla medicina d'urgenza e alla scuola di specialità universitaria
Due nuove strutture complesse: Regione Lombardia ha approvato quasi tutte le richieste dell’Asst Sette Laghi nel piano riorganizzazione POAS.
Due nuove Strutture Complesse
La Breast Unit e la Diabetologia, dunque, potranno ottenere una maggiore autonomia organizzativa e gestionale con l’istituzione di due Strutture complesse. Una decisione che premia il lavora fatto fino a oggi dalla professoressa Francesca Rovera, chirurgo senologo alla guida dell’attuale SSD Breast Unit, e della dottoressa Cristina Romano con i suoi 24.000 pazienti diabetici sul territorio e la complessa rete di cura.
A rischio la scuola di specialità di medicina d’emergenza e urgenza?
Bocciata, invece, la richiesta di SSD della medicina d’urgenza ed emostasi che avrebbe assicurato la prosecuzione della scuola di specialità in medicina d’emergenza e urgenza dell’Università dell’Insubria. Stando a quanto riportato dalla nota regionale: “ L’attivazione … non risulta in linea con quanto previsto dalla DGR 2023 relativa alla rete dell’emergenza e urgenza ospedaliera”.
Dopo la partenza del professor Ageno che dirigeva il pronto soccorso, la scuola di specialità non poteva più contare su quella struttura complessa tornata a essere ospedaliera. Per poter garantire la prosecuzione della scuola di specialità occorre trovare una nuova struttura dipartimentale: il tentativo di unire la medicina d’urgenza con la struttura di emostasi non è andata a buon fine. Cosa ne sarà della scuola di specialità?
Rimanendo nel campo dell’emergenza e urgenza, viene abolita la struttura semplice di Terapia del Dolore e cure palliative del Verbano, per lasciare spazio alla ridenominazione delle strutture semplici di anestesia di Cittiglio, di Angera e di Luino
Due strutture complesse di direzione medica
Non passa nemmeno la richiesta di creare due Strutture complesse di direzione medica nei presidi di Tradate e del Verbano. La proposta regionale è invece quella di creare una struttura complessa di Direzione medica dei territori e la modifica dell’attuale SC Direzione medica dei presidi ospedalieri in SC direzione medica Varese.
Rigettata inoltre la richiesta di istituire una struttura complessa di Vaccinazioni Igiene e sanità pubblica.
Due nuovi dipartimenti funzionali
Luce verde per la costituzione di due nuovi dipartimenti funzionali: uno per le neuroemergenze, dato che l’Ospedale di Circolo di Varese è uno dei centri di riferimento regionali ad alta specializzazione, sede di Centro Traumi ad Alta Specialità e Stroke Unit di II livello; il secondo è quello di Anestesia, rianimazione e alte intensità di cure per il fatto che il Circolo di Varese è riconosciuto come uno dei 6 hub lombardi nelle reti per il trattamento delle patologie tempo dipendenti, sia per pazienti adulti che pediatrici.
Approvate anche le richieste per istituire una SSD di odontoiatria pediatrica, una di ortopedia sempre pediatrica e una SSD nuova anche per oculistica sul Verbano.
La geriatria perderà la denominazione Angera
Risultati positivi invece per quanto riguarda le altre richieste: la geriatria perde la denominazione di Angera, accettata la costituzione della struttura semplice di nutrizionecosì come esito positivo per la nascita di una struttura semplice di neruoradiologia pediatrica che presto si arricchirà di una risonanza magnetica.
Il DAMA non sarà più un semplice servizio
Il DAMA, infine, diventa struttura semplice, una promozione da semplice servizio a struttura in staff con la direzione socio sanitaria; un’evoluzione organizzativa dei percorsi (ambulatoriali/DH/degenza) dedicati ai pazienti fragili con gravi/gravissime disabilità (più di 1.900 pazienti in carico, anche con provenienze extra aziendale).
Le richieste di revisione dell’attuale POAS miravano da un lato a « razionalizzare le strutture esistenti per promuovere economie di scala e sinergie che consentano un governo più efficiente dell’articolazione aziendale, che promuova un maggior interscambio tra la sede hub e i presidi ospedalieri territoriali garantendo comunque un’adeguata autonomia delle strutture attive nelle sedi periferiche, e, dall’altro, valorizzare attività che negli ultimi anni hanno registrato un notevole sviluppo o sono emerse come autentiche eccellenze».
Regione ha chiesto all’Asst Sette Laghi di ridefinire una nova proposta di POAS con le variazioni indicate, proposta da presentare entro il 27 novembre.
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