A “Magistrati” su Rai3 protagonisti Tiziano Masini e l’indagine sulle Bestie di Satana
Il programma in onda su Rai3 dopo la mezzanotte di domenica 8 dicembre, condotto da Cesare Bocci, si è concentrato sulla figura del magistrato e sull'indagine che ha portato alla scoperta degli omicidi delle Bestie di Satana
A “Magistrati” una puntata monografica su Tiziano Masini, classe 1959, magistrato varesino oggi assegnato alla V sezione penale della Corte di Cassazione a Roma dopo le esperienze a Busto Arsizio, Varese e Milano e dopo cinque anni come procuratore aggiunto ad Alessandria.
Il programma in onda su Rai3 dopo la mezzanotte di domenica 8 dicembre, condotto da Cesare Bocci, si è concentrato sulla figura di Masini e sull’indagine che ha portato alla scoperta degli omicidi di Mariangela Pezzotta, Fabio Tollis, Chiara Marino e Andrea Bontade (senza dimenticare almeno altre sei vittime), il processo alle Bestie di Satana.
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Masini ha ricordato le varie fasi dell’indagine, cominciata in una fredda mattina del gennaio 2004, 20 anni fa, fino alle pene comminate ai partecipanti alla “setta”. Come aveva ricordato a VareseNews in una recente intervista, il magistrato ha ripercorso quei giorni, ricordando i momenti salienti, ribadendo la matrice satanica della vicenda: «Era una setta che si è resa responsabile di omicidi efferati, una crudeltà che connota i loro ideali, i loro obiettivi di vita, influenzati dalla matrice satanista che ha influenzato il loro agire che abbiamo monitorato nell’indagine e nei processi», ha detto ai microfoni di “Magistrati” lo stesso Masini.
Nel corso del programma è stato citato anche dallo stesso Masini il contributo fondamentale di Michele Tollis, padre di Fabio, alle indagini: la sua pervicacia, la sua volontà di non arrendersi alla sparizione del figlio sei lunghi anni prima ha permesso di scoperchiare un coperchio di nefandezze e delitti che ha portato alla soluzione delle indagini e alle condanne. Bocci ha letto un brano di un articolo di VareseNews nel quale Tollis ha ricordato il giorno del ritrovamento del cadavere di Mariangela Pezzotta e da lì l’inizio di un percorso che portò al ritrovamento di Fabio e Chiara:
Sono andato dai carabinieri di Somma Lombardo, era domenica e nevicava, davanti al comandante Michelangelo Segreto ho raccontato tutto quello che sapevo: lui era incredulo, mi guardava con lo sguardo di chi sentiva una storia assurda, ma mi ha creduto. Il giorno dopo sono tornato e ho ripetuto tutto davanti a Tiziano Masini e Antonio Pizzi, nella stanza dei carabinieri, insieme ai militari arrivati da Varese. Per la prima volta c’era qualcuno che ascoltava quello che avevo da dire e mi credeva: ho parlato per 5/6 ore di fila, ho sciorinato tutto, appunti, telefonate fasulle, indizi raccolti in sei lunghi anni
QUI L’INTERVISTA A MICHELE TOLLIS SU VARESENEWS
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Nel finale dell’intervista a “Magistrati” Masini ha parlato della sua vita privata, dei viaggi in treno per Roma e di uno dei suoi obiettivi una volta terminato il suo lavoro da magistrato: l’impegno nel volontariato e nell’aiuto dei più deboli, con un occhio di riguardo in particolare alla disabilità. Ha parlato del figlio Federico, suo secondogenito e della sua condizione: un impegno a lavorare a politiche di inclusione, al “dopo di noi” e al combattere i pregiudizi che valgono molto più di tante lezioni.
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