Educatrice dell’asilo condannata a Varese per maltrattamenti
Due anni e 5 mesi per fatti risalenti al 2018. Quattromila euro alle parti civili più spese legali
La sentenza è arrivata martedì mattina ed è stata pronunciata dal presidente del tribunale e del collegio, Cesare Tacconi: 2 anni, 5 mesi, 15 giorni per il reato di “maltrattamenti in famiglia” ai danni di un’educatrice di un asilo di Cantello, in Valceresio.
L’indagine era partita dopo la denuncia di alcuni genitori per comportamenti anomali da parte dei loro figli, confessioni dei bambini a papà e mamma, racconti di quella “stanza buia” dove i bambini – è l’accusa – venivano messi. Dopo l’attività di raccolta elementi coordinata dalla Procura si è arrivati alla chiusura delle indagini e al rinvio a giudizio dell’educatrice, che in aula in una delle ultime udienze di questo lungo processo (fatti contestati nell’ottobre 2018) si era difesa, ricostruendo la sua attività professionale rivolta ai bambini, difesa sostenuta anche dall’avvocato Massimo Tatti che si oppose alla richiesta di pena della pm Marialina Contini di 4 anni di reclusione per “maltrattamenti su minori“, ipotizzando, il legale, una assoluzione o in subordine l’eventuale riconduzione delle condotte in “abuso dei mezzi di correzione” che prevedono pene più basse.
Concordavano invece sulla genuinità delle accuse contestate e della relativa bontà delle indagini svolte i legali di parte civile Paolo Bossi ed Anna Maria Brusa. Il dispositivo della sentenza prevede anche la pena accessoria dell’interdizione all’attività professionale dell’insegnamento in asili e strutture per l’infanzia per la durata della pena; è stato inoltre disposto un risarcimento danni a favore delle parti civili per 4000 € ciascuno, oltre al sostegno delle spese processuali, sempre delle parti civili.
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