Nuova vita ai vecchi pozzi per avere più acqua: “Così si passa da 2 a 13 litri al secondo”
Un piano di manutenzione ai vecchi pozzi sta interessante Tradate, Gallarate, Vengono Superiore e Oggiona con Santo Stefano. Interventi che permettono risparmi energetici e limitano i rischi in siccità
Nuova vita ai vecchi pozzi per riuscire ad avere più acqua a disposizione. È quanto sta realizzando Alfa, il gestore idrico integrato della Provincia di Varese, attraverso una manutenzione straordinaria degli impianti più obsoleti per rigenerare la fonte di captazione e ripristinare il rendimento idraulico iniziale.
Emblematico è ad esempio l’intervento al pozzo Ronchi di Tradate. «Il pozzo –spiega Gaetano Campisi, Responsabile Gestione Operativa Acque Potabili di Alfa– grazie ai lavori eseguiti, è passato da una portata di 2 a 13 litri al secondo, garantendo un quantitativo di acqua assai maggiore ai cittadini». Questo permette anche di ridurre i costi energetici e di allentare lo stress delle rete nei casi di picchi di richiesta o di siccità.
L’intervento ha richiesto un investimento di 40mila euro, cifra che è stata stanziata anche per altri pozzi. Manutenzioni analoghe si sono infatti registrate anche nei comuni di Gallarate (pozzo Aosta), di Venegono Superiore (pozzi 4 e 6) e Oggiona con Santo Stefano (pozzo 5). I comuni interessati dai lavori, infatti, a fronte di un ulteriore ondata di siccità come quella del 2022 potrebbero scongiurare il pericolo di una crisi idrica e gestire in autonomia il loro fabbisogno di acqua potabile.
Insieme al controllo perdite via satellite e al monitoraggio delle pressioni d’esercizio, gli interventi sui pozzi hanno dunque l’obiettivo di garantire un miglior servizio sul territorio, di favorire il risparmio idrico e di tutelare la nostra risorsa più preziosa: l’acqua.
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