Relazione tossica e violenza di genere: all’assemblea del liceo Ferraris di Varese si è parlato del lato oscuro dell’amore

I rappresentanti degli studenti hanno invitato a parlare la psicoterapeuta Cristina Mastronardi che ha affrontato diversi aspetti della violenza a seconda delle diverse classi

Quando è autorevolezza e quando prevaricazione. Quando è amore e quando ossessione. Quando il senso di onnipotenza si trasforma in impotenza.

Gli studenti del liceo Ferraris di Varese hanno parlato questa mattina di violenza: di genere, bullismo, sessuale. Ospite all’assemblea d’istituto dello scientifico varesino, la psicoterapeuta Cristina Mastronardi ha affrontato diversi temi a seconda dell’età degli studenti presenti: dal bullismo e cyberbullismo fino alla violenza verbale, fisica o sessuale.

La richiesta di un approfondimento è stata avanzata dai quattro rappresentanti di istituto, Matteo D’Anna, Giacomo Gagliardi, Federica Masotti e Giulia Orrigoni, dopo aver visto il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, un argomento di cui non si parla ancora abbastanza perchè, come ha chiarito Matteo, la parità di genere va ancora conquistata attraverso un’evoluzione culturale. Un cambiamento che dovrà partire proprio dalle nuove generazioni.

La psicoterapeuta ha parlato delle ragazze che vengono spesso attirate da personalità complesse, difficili, ruvide perchè si sentono “crocerossine” presenti nel mondo con la missione di salvare gli altri: « Hanno questo senso di onnipotenza che poi sfocia nel senso di impotenza, mancanza di fiducia in sé stessi – sottolinea la dottoressa Mastronardi – Arrivano a pensare di non meritare niente di più o di meglio e si sottomettono».

L’amore tossico è qualcosa di strisciante che si fa largo dietro una facciata falsa e luccicante per poi mostrare il volto crudele: «È successo a Lavinia che si è innamorata di un uomo dolce, sensibile e meraviglioso che poi si è trasformato in un violento e possessivo, brutale a tal punto da aver tentato di ucciderla e di aver ucciso suo padre».

La dottoressa li ha definiti manipolatori affettivi, narcisisti con disturbo della personalità, che è impossibile riconoscere : «Ci sono dei segnali, però, e sono i dieci motivi per cui Giulia Cecchettin ha lasciato Filippo. L’ossessione del controllo, la geolocalizzazione continua, le limitazioni della libertà sono tutti indicatori di un amore tossico».

La violenza c’è anche nel rapporto sessuale non voluto, nel bacio strappato, nel palleggiamento: « E ricordatevi che il fatto che la ragazza sia ubriaca aggrava ulteriormente la posizione di chi ne ha approfittato» ha ricordato Cristina Mastronadi che ha invitato tutti a riflettere su questo tema, perchè nessuno può pensare di essere immune: « Ritenere che questo tema non ci riguardi o si è superficiali, e quindi maggiormente esposti al rischio, o si è talmente colpiti che si preferisce voltare la faccia dall’altra parte. In ogni caso, prendere consapevolezza della propria intelligenza emotiva è fondamentale perchè è alla base di una persona equilibrata».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 04 Dicembre 2024
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