Rivelazioni, confessioni, divagazioni, divulgazioni: a Luino con Mauro della Porta Raffo
Presidente onorario della Fondazione Italia USA e Ambasciatore di Luino nel mondo, terrà un incontro questo pomeriggio, sabato 14 dicembre 2024, ore 17.30 a Palazzo Verbania

Mauro della Porta Raffo, Presidente onorario della Fondazione Italia USA e Ambasciatore di Luino nel mondo, terrà un incontro questo pomeriggio, sabato 14 dicembre 2024, ore 17.30 a Palazzo Verbania, intitolato Rivelazioni, Confessioni, Divagazioni, Divulgazioni. Compito assegnatogli: spiegare il Mondo e la Vita. L’evento promette un’esplorazione su temi attuali e storici, con un’attenzione particolare agli Stati Uniti d’America.
La conferenza sarà introdotta dalle testimonianze visive di Mario Cervi e Vittorio Sgarbi. Seguiranno i quesiti filmati proposti da numerosi giornalisti, scrittori e personaggi pubblici tra cui: Pino Allievi, Pino Aprile, Barbara Ardo, Don Backy, Gianni Barbacetto, Gaetano Barresi, Fabio Bombaglio, Maurizio Cabona, Maurizio Canetta, Maurizio Caverzan, Aldo Cazzullo, Jelena Cerovina, Stefania Craxi, Italo Cucci, Klaus Davi, Elda De Mattei, Federica della Porta, Antonio Di Bella, Gianfranco Fabi, Raimondo Fassa, Franco Ferraro, Marcello Foa, Davide Galimberti, Mara Gergolet, Marco Giovannelli, Peter Gomez, Angelica Grivel Serra, Massimo Lodi, Giampiero Mughini, Silvestro Pascarella, Diego Pisati, Memo Remigi, Francesco Salvi, Gian Antonio Stella, Alfredo Tocchi, Enzo Tosi, Flavio Vanetti e Bruno Vespa.
Saranno presentate anche due domande scritte, poste da Alfredo Ambrosetti e Pupi Avati.
La parte filmica si concluderà con il manifesto di Mauro della Porta Raffo, Vivere, Invecchiare, Conoscere. A seguire, spazio per riflessioni scaturite dai temi trattati e interventi da parte del pubblico. L’evento si chiuderà con una nuova proiezione del manifesto.
L’incontro sarà arricchito dalla lettura del testo Non abbiamo salvato l’Italia dal suo futuro! di Mauro della Porta Raffo, una riflessione critica sul declino culturale e sociale italiano. L’autore elenca una lunga serie di “no” rivolti al progresso e riflette amaramente sulla situazione attuale del Paese.
«Mi si opporrà: “È il progresso!” Mi guardo d’attorno, vedo gente vestita malissimo, maleducata, ignorante, alla deriva, senza riferimenti di alcun genere, in verità sottomessa e dipendente, infinitamente meno felice e rido. Amarissimamente, rido».
«E aggiungo: mi dicono, “Non essere tranchant”. Non puoi, per esempio, scrivere sic et simpliciter ‘No alla televisione’. Non è al mezzo che ci si deve opporre ma a come lo si impiega”.
Non sono affatto d’accordo.
Il mezzo (televisione, internet o altro che sia) non può essere utilizzato dall’uomo – l’essere vivente più stupido mai nato senza dubbio – in altro modo e pertanto ne andavano e ne andrebbero impediti diffusione ed uso. Ne andava impedita l’invenzione!»
«E ancora: sto usando la da me vituperata internet. Come diceva Walt Whitman: “Ci sono contraddizioni in me? Certo, io sono immenso: contengo moltitudini!».
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