Da Baj all’anarchico Pinelli: a Varese va in scena il teatro civile con “Sotto il cielo d’Italia”
Sabato 18 gennaio, alle 21 all’auditorium Teatro San Giovanni Bosco, lo spettacolo scritto da Eugenio Pignatale e Michela Prando, che parte da un celebre quadro di Enrico Baj per raccontare un pezzo di storia italiana legata agli anni bui del terrorismo

Sabato 18 gennaio, alle 21 all’auditorium Teatro San Giovanni Bosco di Varese, in via Lazzaro Papi 7, va in scena lo spettacolo teatrale “Sotto il cielo d’Italia”, a cura della Compagnia dell’Armadillo. L’evento si inserisce nel progetto Per Contaminazione, finanziato da Fondazione Cariplo e organizzato dal Comune di Vergiate in collaborazione con la cooperativa L’Aquilone.
La pièce, scritta da Eugenio Pignatale e Michela Prando, quest’ultima anche regista, nasce per celebrare i 100 anni dalla nascita di Enrico Baj, celebre artista e cittadino di Vergiate. Lo spettacolo si sviluppa a partire dal quadro “I funerali dell’anarchico Pinelli”, opera che diventa il filo conduttore per raccontare un pezzo di storia italiana legata agli anni bui del terrorismo tra gli anni ’60 e ’70.
Durante la preparazione dello spettacolo, è stata condotta una lunga ricerca storica, che ha permesso di esplorare le vicende di quel periodo. In scena, si alternano generazioni: giovani attori di 18 e 19 anni si confrontano con settantenni che hanno vissuto quei fatti in prima persona, creando un dialogo intergenerazionale che offre una nuova prospettiva sugli eventi.
“Sotto il cielo d’Italia” si affida a figure simboliche per dare voce al racconto. Camilla Cederna, emblema del giornalismo d’inchiesta, ricorda al pubblico l’importanza di “essere giornalisti” e non semplicemente “fare i giornalisti”. Le figure di Licia Pinelli e Gemma Calabresi, mogli di due uomini segnati dalla tragedia, rappresentano l’umanità e la speranza di ritrovare il senso di giustizia in un periodo oscuro.
Tra i protagonisti dello spettacolo, anche le maschere ricostruite de “I funerali dell’anarchico Pinelli”, realizzate da tre scenografe: Claudia Canavesi, Simona Venkova e Wanda Ferraro. Queste opere prenderanno vita in scena, arricchendo la narrazione con una dimensione visiva di grande impatto.
La poesia di Edgar Lee Masters, tratta dall’Antologia di Spoon River, e i simboli di giustizia, rappresentati dalla spada e dalla bilancia, offrono ulteriori spunti di riflessione. Lo spettacolo invita il pubblico a non dimenticare e ad interrogarsi sulle crepe della storia, cercando una luce di speranza.
“Sotto il cielo d’Italia” è un esempio di teatro civile, un teatro che si pone l’obiettivo di ricordare e sensibilizzare. Un’occasione per riflettere su temi di memoria, giustizia e responsabilità.
Ingresso libero.
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