Osvaldo Bossi e le “tracce per non dimenticare” a Gallarate

Figlio di partigiani, militante della sinistra studentesca, comunista impenitente, ora raccoglie in una autobiografia la sua esperienza. La presentazione alla cooperativa Cuac di Arnate

osvaldo bossi

Un’autobiografia, ma anche una raccolta di “fatti e vicende avvenute nella città di Gallarate” raccontate “in qualità di testimone”. È il libro che è stato scritto da Piero Osvaldo Bossi, militante comunista di lungo corso.

“Diversamente dalla biografia, l’autobiografia è una ‘democrazia diretta’, perché non è necessario che il soggetto sia celebre o importante” si legge nella introduzione del libro “Tracce per non dimenticare”, pubblicato con l’Associazione Concetto Marchesi.

In una prima parte il libro è una autobiografia pura, che parte dalle origini in una famiglia di partigiani, papà e zio partigiani (Bossi ha dedicato a loro un libro sulla Resistenza nel Gallaratese), mamma consigliera comunale del Pci. Poi la fase del Movimento Studentesco, di cui Bossi è anche un po’ un archivista, avendo raccolto materiali vari, disponibili anche online.

Comunista impenitente, per storia famigliare all’inizio vicino ai “duri” ortodossi di Pietro Secchia, anche dopo il 1989 resta fedele alla linea. Passa al PdCI di Armando Cossutta, poi è tra i fondatori del rinato Pci, piccola formazione che riprende nome e simbolo del “gran partito” liquidato alla Bolognina.

Nella seconda parte del libro una raccolta di articoli di giornale e lettere racconta l’impegno costante di Bossi, in bilico tra grandi temi – su tutto il lavoro – e attivismo locale, che lo aveva portato anche a candidarsi a sindaco di Gallarate nel 2016, con l’ambizione di ottenere un consigliere comunale per rappresentare la sinistra lontana dal Pd.

Bossi è anche legato nel profondo al suo quartiere, Arnate, un po’ come avveniva un tempo, nelle periferie presidiate con orgoglio.
Il libro sarà presentato venerdì 24 gennaio alla Cooperativa Unione Arnatese di Consumo, la Cuac di via Torino 64, alle 20.30.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Gennaio 2025
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