“Bocciata la proposta di area verde a Cajello, perché?”

Il Comitato Salviamo gli alberi sostiene l'idea del parco suburbano proposto nella zona tra via Ortella e via Varese, dopo l'abbattimento del boschetto di via Curtatone. "L'unica compensazione reale e credibile potrebbe essere la trasformazione di un'area edificabile in area a verde pubblico nel territorio del quartiere"

Proposta parco Cajello

Nei mesi scorsi alcune forze di minoranza di Gallarate – Pd e lista civica Città è Vita – hanno proposto la realizzazione di un nuovo parco a Cajello, a compensazione della perdita del boschetto di via Curtatone e a servizio dei quartieri di Cajello e Cascinetta (nella foto di apertura: un’elaborazione grafica proposta).
La proposta, non ancora formalizzata con atto, è stata respinta in commissione Lavori pubblici dal sindaco Cassani e dall’assessore Sandro Rech.
L’idea del parco suburbano era sostenuta anche dal Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate, che oggi interviene con un comunicato: riceviamo e pubblichiamo

Bocciata la proposta di area verde a Cajello, perché?

L’Amministrazione comunale nei giorni scorsi ha bocciato, in sede di Commissione lavori pubblici, la proposta delle opposizioni di progettare un’area verde acquisendo alcuni terreni agricoli privati nelle vicinanze del bosco di via Curtatone, abbattuto per fare posto al futuro polo scolastico. Il rifiuto è stato motivato da diverse ragioni, che fanno riferimento all’impossibilità di utilizzare a questo scopo i fondi delle compensazioni versati al Parco Ticino e alla necessità di acquisire i terreni dai proprietari
attuali. Al di sopra di tutto, prevale l’affermazione che altre risultano le priorità di questa Amministrazione, tra impianti sportivi e skate park.

Come Comitato siamo nuovamente delusi dal rifiuto di chi governa la città a discutere ogni proposta concreta che vada nella direzione della promozione e dello sviluppo del verde pubblico. Lo scempio di via Curtatone sembra non aver insegnato nulla, e il pagamento degli oneri di compensazione al Parco Ticino è diventato il pretesto per i nostri amministratori per assolversi da ogni responsabilità e da ogni serio investimento ulteriore in campo ambientale. Ricordiamo alla Giunta che il pagamento di 226.000 euro al Parco non è stata una costrizione, ma una scelta del Comune di Gallarate come scorciatoia alla propria incapacità di formulare un piano di compensazioni credibile nel territorio comunale.

Con questi oneri il Comune ha assolto agli obblighi di legge, ma non ha certo saldato il debito che l’Amministrazione ha contratto con i cittadini gallaratesi e con la loro salute, tagliando un bosco urbano di quasi due ettari e progettando una scuola tra autostrada e ferrovia. Ribadiamo che, per noi, l’unica compensazione reale e credibile a questo inutile e devastante consumo di suolo potrebbe essere la trasformazione di un’area edificabile in area a verde pubblico nel territorio del quartiere o comunque di Gallarate.
Tuttavia, nell’immediato, sarebbe praticabile e auspicabile che si discutesse seriamente sulla proposta di area verde avanzata dalle opposizioni sui terreni agricoli indicati. Un’area verde pensata per il quartiere, per la salute e il ristoro dei suoi abitanti, che ridia vita, per quanto possibile, ad un nuovo bosco urbano dove, in un futuro purtroppo non immediato, gli alberi e gli animali distrutti e cacciati da via Curtatone possano tornare, in una zona che svolge anche la funzione di corridoio ecologico verso il Monte Diviso.

Chiediamo che questa proposta sia dibattuta e diventi parte di un vero piano del verde in città, che preveda anche un adeguato investimento economico da parte
dell’Amministrazione. Non abbiamo bisogno di ” salotti green” con qualche albero costretto in pochi centimetri quadrati nel centro storico, la zona cittadina meno adatta in assoluto a nuove piantumazioni. Gallarate ha bisogno che in ogni strada e in ogni quartiere nessuno sviluppo urbano possa essere immaginato senza creare e riservare spazi adeguati agli alberi e al verde. Un verde non decorativo di spazi residuali, ma vivente ed essenziale per fornire ossigeno, frescura e biodiversità alla città. Affermare di non avere soldi per questo, mentre l’Amministrazione indebita tutti i contribuenti con megaopere inutili e ridondanti, è la dimostrazione di una scelta politica ancora una volta orientata agli affari e ai favori e non a costruire una città a misura di chi la abita.

Gallarate, 10/02/2025
Comitato Salviamo gli alberi di Gallarate

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 10 Febbraio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.