Le Regio Insubrica in visita al Ministro Giorgetti a Roma
È stata portata all’attenzione del Ministro la preoccupazione per l’attuale situazione economica e del mercato del lavoro nell’area insubrica,

Sotto la Presidenza del Consigliere di Stato del Cantone Ticino, Norman Gobbi, alla presenza dell’Assessore di Regione Lombardia Massimo Sertori e del Sottosegretario alla Presidenza di Regione Piemonte Alberto Preioni, accompagnati dal Segretario Generale Francesco Quattrini, si è svolto oggi a Roma un incontro di lavoro tra l’Ufficio Presidenziale della Comunità di lavoro Regio Insubrica e il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.
Nell’anno in cui ricorre il trentesimo anniversario dalla firma della Dichiarazione di Intesa con cui è stata costituita l’Associazione nel 1995, la delegazione ha avuto l’occasione di significare al Ministro l’importanza della collaborazione transfrontaliera promossa nell’area italo-svizzera dei laghi prealpini dalla Comunità di lavoro, che si pone quale piattaforma di dialogo e cooperazione, attivandosi concretamente per le istanze del proprio territorio come interlocutore politico nei confronti delle rispettive Autorità centrali.
In particolare, è stata portata all’attenzione del Ministro la preoccupazione per l’attuale situazione economica e del mercato del lavoro nell’area insubrica, correlata alle gravi crisi aziendali che interessano le province di Varese e del Verbano Cusio Ossola, che si ripercuotono anche nel Cantone Ticino ed incidono negativamente impoverendo il tessuto socio-economico della zona di confine italo-svizzera. Nel merito l’Ufficio Presidenziale ha trasmesso una lettera della Regio Insubrica al Ministro Giorgetti ed ha espresso la necessità che le Autorità nazionali prestino particolare attenzione alle dinamiche peculiari a cui sono soggette le realtà di frontiera tra Svizzera e Italia, a tutela dell’economia e dell’occupazione nelle regioni di confine.
Il medesimo allarme e la richiesta di tenerne conto nell’elaborazione di eventuali iniziative politiche è stata rivolta congiuntamente anche al Capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca della Confederazione Svizzera, Guy Parmelin, in una lettera recentemente inoltrata dalla Presidenza della Comunità di lavoro.
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