A Buguggiate è la lotta al gioco d’azzardo: maggioranza e opposizione divise sulla strategia
La mozione presentata dal Gruppo guidato da Cristina Galimberti bocciata dalla maggioranza: "Volevamo un consiglio comunale straordinario ma non ci hanno ascoltato"

A Buguggiate è guerra al gioco d’azzardo. E la battaglia ha coinvolto il consiglio comunale, che ha visto un confronto tra maggioranza e minoranza.
Tutto ha avuto inizio con la richiesta avanzata dal gruppo d’opposizione “Insieme per Buguggiate”, guidato da Cristina Galimberti, di convocare un consiglio comunale straordinario per discutere una mozione sul contrasto al gioco d’azzardo. La richiesta è stata fatta dopo la recente pubblicazione dei dati relativi all’aumento della spesa pro-capite per il gioco d’azzardo nei comuni della provincia di Varese, che ha portato Buguggiate ad avere una media annuale di spesa per abitante pari a 2.204 euro. Un dato significativo, considerato che il comune conta poco più di 3.000 abitanti.
La mozione presentata chiedeva al sindaco e alla giunta di impegnarsi ad “adottare tutte le misure necessarie affinché non venga concessa alcuna autorizzazione per la nuova installazione di slot machine o altri apparecchi per il gioco d’azzardo lecito a una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi sensibili individuati dalla normativa regionale, in particolare scuole di ogni ordine e grado, comprese scuole materne e dell’infanzia”. Inoltre, si sollecitava di “verificare periodicamente il rispetto della normativa vigente e adottare eventuali provvedimenti sanzionatori nei confronti di attività che non rispettino le disposizioni previste” e di “promuovere iniziative di sensibilizzazione sul territorio in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni scolastiche per informare la cittadinanza sui rischi del gioco d’azzardo patologico”.
Il tema è particolarmente sentito in paese, dove l’offerta di gioco è in espansione, con l’ampliamento di un esercizio commerciale acquisito da un nuovo gestore.
Il sindaco Sambo aveva proposto di rinviare la discussione della mozione al primo consiglio comunale utile. Ieri, durante la seduta, la mozione è stata bocciata dalla maggioranza.
In aggiunta, il gruppo di minoranza aveva inviato una lettera al Prefetto, esponendo i motivi per cui la questione richiedesse un dibattito urgente. “Premetto che avendo in passato ricoperto per due mandati il ruolo di Sindaco, ricordo le dure battaglie portate avanti dal nostro Comune”, ha spiegato Galimberti, ricordando l’impegno per il contrasto al gioco d’azzardo patologico e come sia stata la prima ad introdurre la limitazione di orario per i luoghi pubblici dotati di sale e macchinette da gioco. “La nostra richiesta di discutere la mozione allegata in un apposito Consiglio vuole essere un segnale forte in cui l’amministrazione tutta si impegni ad attivarsi in maniera determinata, un atto di responsabilità in cui anche il cittadino è chiamato ad essere presente per rendersi conto di un problema spesso sottovalutato”
Nonostante la formalizzazione della richiesta, la maggioranza ha respinto la proposta durante il consiglio comunale di lunedì 14 aprile, sostenendo che il tema sarebbe stato trattato in futuro, al momento opportuno. “Il sindaco mi ha liquidata portandola ieri sera in consiglio comunale, ma poi hanno votato tutti contro”, ha dichiarato la capogruppo. “Quanto chiesto, secondo loro, verrà approfondito più avanti e, a loro dire, si stanno già adoperando”.
“Un’azione forte e coerente da parte dell’Amministrazione sarebbe stata fondamentale, ma il comportamento di questi ultimi ha dimostrato l’ennesima incoerenza. Altro che collaborazione per il bene comune”, ha commentato Galimberti.
Il sindaco Matteo Sambo replica: “Lo abbiamo spiegato più volte: siamo sensibili all’argomento quanto loro e ci stiamo già muovendo. Abbiamo controllato il nuovo locale inviando la polizia locale e stiamo provvedendo a redigere il nuovo regolamento sul contrasto al gioco d’azzardo, ispirandoci a quello di Lavena Ponte Tresa. Quando poi discuteremo del Piano di Zona 2025/2027 cercheremo strategie comuni. Infine, l’ideale sarebbe creare una commissione consiliare con rappresentanti di maggioranza e opposizione, ma so per certo che la proposta sarà rimandata al mittente”.
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