A Golasecca un 25 aprile dedicato ai giovani
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione in Italia, Golasecca ha vissuto un 25 Aprile carico di emozione, memoria e partecipazione

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione in Italia, Golasecca ha vissuto un 25 Aprile carico di emozione, memoria e partecipazione. Una giornata intensa, dedicata alla libertà riconquistata e al ricordo di chi ha pagato con la vita il prezzo di questo bene così prezioso. Ma quest’anno, più che mai, è stato lo sguardo dei più giovani a restituire senso profondo a questa celebrazione.
Un gruppo di alunni della scuola secondaria di primo grado del paese ha preso parte con grande attenzione e partecipazione al corteo e alla commemorazione. Insieme al sindaco, al vicesindaco, ai consiglieri comunali, ai rappresentanti delle associazioni del territorio, ai volontari del Parco del Ticino, alla Polizia Locale e ai Carabinieri, i ragazzi hanno percorso con compostezza le vie del paese, unendosi al corteo in maniera naturale, amalgamandosi con la comunità. In una giornata che ha visto anche la presenza del sindaco di un altro comune, il coinvolgimento delle nuove generazioni è emerso come segnale forte e carico di significato.
Il momento più intenso si è vissuto quando, davanti al monumento ai caduti, è stato ricordato Aspesi, il giovane golasecchese che ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti. È in suo onore — e in onore di tutti coloro che hanno lottato e si sono spesi per la patria — che si è celebrata questa giornata. E proprio ai ragazzi presenti è stato rivolto il toccante discorso del don di Golasecca, che ha voluto dedicare loro parole dense di valore e responsabilità. «Voi siete il futuro — hanno detto — ma un futuro senza memoria e senza libertà è solo un’illusione. Coltivate la libertà come un dono prezioso, ma sappiate che essa esige responsabilità, rispetto e impegno».
Libertà e responsabilità: due parole che sembrano distanti eppure sono profondamente intrecciate. La libertà non è solo un diritto da difendere, ma anche un dovere da esercitare con consapevolezza. Essere liberi significa poter scegliere, ma anche rispondere delle proprie scelte.
Ed è questo che i giovani di Golasecca, camminando in silenzio accanto ai loro amministratori, ai rappresentanti delle forze dell’ordine e ai cittadini, hanno saputo rappresentare: una comunità che guarda al futuro con speranza, coltivando il ricordo e i valori fondamentali della nostra democrazia.
A rendere ancora più significativa questa presenza, c’era anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi (CCdR), nato come progetto provinciale con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla vita democratica e alla cittadinanza attiva. La partecipazione al corteo, accanto alle istituzioni e alla cittadinanza, ha dato corpo a uno dei principi fondamentali del CCdR: imparare la democrazia vivendola, conoscendo il territorio, ascoltando la storia e prendendo parte ai momenti che ne costruiscono l’identità.
In un tempo che spesso fatica a coinvolgere i giovani nella vita civica, la presenza dei ragazzi in questa giornata speciale è stata un segno concreto di speranza. Perché la memoria non è solo un esercizio del passato, ma una strada che si percorre insieme, adulti e giovani, per costruire un futuro più consapevole, più giusto, più libero. E perché la libertà, come la democrazia, non si eredita: si costruisce, giorno dopo giorno, anche con piccoli gesti come un corteo, una presenza, un ascolto. Ed è proprio da qui che può nascere il senso più autentico del 25 Aprile: non solo come ricordo, ma come impegno.
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