Dimentica il rolex nella vaschetta dei controlli a Malpensa: l’orologio sparisce ma la polizia individua i ladri
La dimenticanza poteva costar cara alla passeggera ma gli agenti della polizia di frontiera, grazie all'impianto di sorveglianza, hanno individuato la coppia che ha fatto sparire il prezioso orologio

Una distrazione ai controlli di sicurezza si è trasformata in un furto, ma grazie all’intervento tempestivo della Polizia di Frontiera il bene sottratto è stato recuperato e i responsabili identificati e denunciati.
È quanto accaduto lo scorso 23 marzo all’aeroporto di Malpensa, dove una passeggera in partenza per Israele ha dimenticato il proprio orologio Rolex, del valore di alcune migliaia di euro, all’interno della vaschetta utilizzata per i controlli prima dell’imbarco.
Accortasi della dimenticanza, la donna è tornata immediatamente sui propri passi, ma del prezioso orologio non vi era più traccia. Dopo aver denunciato l’accaduto, sono scattate le indagini da parte degli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Malpensa.
Visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamica del furto: una coppia di passeggeri, notando l’orologio incustodito nella vaschetta, se ne è rapidamente impossessata, nascondendolo con disinvoltura.
L’analisi incrociata delle registrazioni con i dati presenti nei sistemi di controllo passeggeri ha permesso di identificare con precisione i responsabili, due cittadini italiani di 38 e 32 anni, nel frattempo imbarcatisi su un volo diretto a Brindisi.
Avvisati tempestivamente, gli operatori dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi hanno atteso i due all’arrivo, procedendo con l’identificazione e conducendoli presso i propri uffici per l’espletamento delle formalità di rito. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha ammesso l’appropriazione dell’orologio, effettuata insieme alla propria compagna, consegnando il Rolex agli agenti.
I due sono stati sottoposti a rilievi foto-dattiloscopici e denunciati per furto aggravato in concorso, trattandosi di un bene sottratto in un’area pubblica e in uso a viaggiatori. Il prezioso orologio, ora sotto sequestro presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi, verrà restituito alla legittima proprietaria, che ne aveva segnalato anche l’elevato valore affettivo oltre a quello economico.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto dei reati predatori condotte dalla Polizia di Stato negli scali aeroportuali, con il supporto delle tecnologie di sorveglianza e una stretta collaborazione tra le diverse sedi operative.
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