I commercianti di Azzate si mobilitano contro le tariffe Coinger: “I sindaci ascoltino le nostre richieste”
In una lettera firmata da 50 tra negozianti e "utenze non domestiche", si chiede un radicale cambio di rotta sulla Tarip

Cinquanta attività commerciali e utenze non domestiche di Azzate hanno sottoscritto un documento indirizzato al Comune per contestare le attuali tariffe Coinger e chiedere un radicale cambio di rotta. A farsi portavoce dell’iniziativa è il presidente del Comitato Commercianti Azzate, Bruno Albini, che lancia un appello anche ai colleghi degli altri comuni gestiti dalla società di Jerago con Orago.
«Abbiamo redatto una comunicazione – spiega Albini – sottoscritta da più di cinquanta commercianti e utenze non domestiche azzatesi, che abbiamo presentato al Comune di Azzate in merito alle tariffe Coinger. Se i commercianti e le utenze non domestiche degli altri comuni si trovano concordi con quanto scritto, li invitiamo a contattarci: le nostre parole diventeranno anche le loro. Invieremo loro il comunicato, potranno firmarlo e protocollarlo a loro volta nei rispettivi comuni di appartenenza».
L’obiettivo è creare un fronte compatto per sensibilizzare i sindaci e spingerli a un confronto diretto: «Crediamo che la nostra lettera, se portata all’attenzione di quanti più sindaci dei comuni Coinger possibili, possa essere il giusto strumento per fare sentire la nostra voce. Crediamo che i sindaci dovranno ascoltare, assumersi delle responsabilità per quello che sta accadendo, dare delle risposte concrete e non nascondersi dietro assurde dichiarazioni che vaneggiano di “rivoluzione culturale” senza avere la minima percezione di quella che è la realtà delle cose. Aziende e negozi stanno attraversando un’epoca più che mai delicata e difficile, non troviamo accettabile che i nostri amministratori non si curino delle difficoltà che attraversiamo e sappiano solo mostrarsi sconfitti dagli eventi come se non avessero voce in capitolo sul salasso economico che ci viene inflitto».
I commercianti chiedono, tra le altre cose, anche la cancellazione della dotazione minima obbligatoria per le utenze non domestiche, considerata inadeguata rispetto alle esigenze delle diverse attività. «Chiediamo la cancellazione della dotazione minima – afferma Albini – per avere la possibilità di scegliere i bidoni che realmente servono alle nostre attività e di pagarli secondo una registrazione puntuale al lordo dei costi fissi. Chiediamo più attenzione nelle scelte che effettuate per nostro conto, perché poi a pagare economicamente le conseguenze di ciò che decidete sono i cittadini».
«Non accettiamo di dover pagare di più, molto di più, per un servizio che non è in alcun modo migliorato ma anzi ci ha posto molti nuovi vincoli».
I commercianti di Azzate invitano chiunque voglia aderire a scrivere all’indirizzo e-mail comitatocommerciantiazzate@gmail.com, per ricevere la documentazione e contribuire a far sentire la propria voce.
Qui la lettera dei commercianti di Azzate
Dodici consiglieri comunali contro la Tarip, raccolta firme sabato 12 aprile
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