No alle manifestazioni di estrema destra a scuola, presidio sotto la pioggia all’Itet “Daverio Casula Nervi”
L'iniziativa del M5S, con la partecipazione di storici attivisti di ANPI, Potere al Popolo, Associazione Sanità di Frontiera Filippo Bianchetti e altri per denunciare episodi riconducibili alla presenza di frange interne di estrema destra
La pioggia non ha fermato il presidio organizzato martedì 15 aprile dal Movimento 5 Stelle di Varese in via XXV Aprile, davanti all’Itet “Daverio Casula Nervi”, storico istituto superiore del capoluogo.
«Abbiamo organizzato questo presidio per riaffermare che le scuole, come le piazze, possano e debbano essere punti di confronto – Ha ribadito Francesca Bonoldi, referente cittadina del Movimento 5 Stelle – Però questo all’insegna di un dialogo civile, dove sono banditi gli estremismi e dove ciascuno si possa effettivamente esprimere la sua opinione ma non vi sia spazio per espressioni o operazioni che vadano contro ai valori di libertà previsti dalla nostra Costituzione».
Il ritrovo è avvenuto alle 10.45 e ha visto la partecipazione di storici attivisti – diversi rappresentanti ANPI, tra cui anche la presidente provinciale Ester De Tomasi, il rappresentante varesino di Potere al Popolo Giuseppe Musolino, il fondatore dell’associazione sanità di Frontiera Filippo Bianchetti, le storiche attiviste Gisa Legatti e Donata Scacciotti – giovani, cittadini e rappresentanti istituzionali, che hanno voluto in questo modo denunciare i gravi episodi riconducibili alla presenza di frange interne di estrema destra che da circa un anno interessano l’istituto scolastico.
«All’interno dell’istituto, ormai da un paio di anni, c’è un clima di tensione, di ansia: partendo dagli studenti ma arrivando anche agli stessi docenti – Ha spiegato il referente territoriale del Network Giovani M5S, Francesco Pio Miceli, che è stato anche rappresentante di Istituto nella scuola – Sono tutti intimoriti dalle azioni che sono fatte all’interno di questa scuola. si parte da una minaccia a un docente, si arriva a far entrare un esponente di Casapound all’interno dell’istituto per relazionare a tantissimi studenti che sono li in soggezione, obbligati a sentire queste parole. Questo non è accettabile: questi movimenti di stampo fascista partono da questo istituto ma arrivano anche all’esterno, come dimostrano i cortei “neri” e le aggressioni alle persone di colore. Questo non è accettabile, le scuole devono essere un baluardo di democrazia» Il giovane ha più volte chiesto provvedimenti e sollecitato l’urgenza di un intervento istituzionale sulla situazione in atto, ma finora nulla è successo.
«Sono venuto a Varese i casi che vengono segnalati evidenziano una presenza e una recrudescenza di intolleranza di stampo politico di estrema destra che è intollerabile – ha sottolineato l’eurodeputato M5S Gaetano Pedullà – È un fenomeno che si sta evolvendo in tutta Europa e in tutto il mondo, perchè c’è chi pensa che non serva tenere alte le barriere, che non serva tenere l’attenzione al massimo su questi fenomeni. E io sono venuto apposta a Varese per dire che questo noi non lo accettiamo»
L’Europarlamentare ha ricordato di essere a meno di due settimane dalla ricorrenza dell’80° anniversario della Festa della Liberazione, e che in questo modo “Varese non festeggia l’anniversario della liberazione”: per questo il presidio ha voluto essere un richiamo e un monito contro il moltiplicarsi di episodi ispirati alla medesima matrice ideologica sul territorio.
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