Omicidio nei boschi di Castelveccana, un carabiniere ha chiesto di essere interrogato
Chiuse le indagini, ora gli atti che precedono la richiesta di rinvio a giudizio. La procura ha in mano la “superperizia” di Martino Farneti

Ha chiesto di farsi interrogare dal Pubblico Ministero Lorenzo dalla Palma, uno dei due carabinieri indagati nel caso di Nachid Rachad, il trentenne marocchino trovato morto, colpito da alcuni proiettili, nel febbraio del 2023 nei boschi di Castelveccana.
Per la Procura si è trattato di un omicidio volontario avvenuto durante una servizio antidroga nei boschi, per contrastare il fenomeno dello dello spaccio particolarmente attivo nella zona. L’uomo è stato colpito da una palla in gomma sparata a una distanza ravvicinata, e sempre secondo la perizia realizzata dall’esperto balistico Martino Farneti chiamato dalla Procura (indaga anche il procuratore Antonio Gustapane), il secondo colpo esploso dall’arma lunga, un fucile a calibro 12 da caccia, sarebbe stata caricata a palla spezzata.
Sarebbe stato tuttavia il primo proiettile, quello a palla unica, ad essere stato quello letale, provocando la morte per shock ipovolemico, quindi una emorragia importante che non ha lasciato scampo alla vittima. Il carabiniere avrebbe esploso anche due colpi di pistola dal suo dalla sua arma di ordinanza, una Beretta 9×19, specificando di essere intervenuto perché la vittima aveva in mano un’arma che non è mai stata trovata. Insieme al sottufficiale accusato di omicidio, oggi non più nell’Arma, è stato chiesto il rinvio a giudizio anche per un secondo militare, il superiore del militare originariamente indagato perché, secondo l’accusa, avrebbe depistato le indagini.
Ora, a indagini chiuse, le parti hanno un lasso temporale limitato nel quale potersi far interrogare (come ha reso noto l’avvocato Luca Marsico), presentare memorie o esito di indagini difensive. Ai primi accertamenti sul caso, affidati in un primo momento agli agenti della Squadra Mobile di Varese, si sono aggiunti anche gli stessi reparti operativi dell’Arma che hanno eseguito diverse attività investigative. La Procura ha chiesto di eseguire una approfondita perizia balistica affidando il lavoro all’esperto Martino Farneti, consulente tecnico e perito in materia di balistica forense che, fra gli altri casi, ha lavorato anche sull’omicidio della giornalista televisiva della Rai Ilaria Alpi assassinata in Somalia nel 1994.
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