Se la disabilità sale in cattedra, a Gorla Minore una lezione di inclusione
Grazie all'iniziativa "Il telaio degli intrecci", i ragazzi disabili del Gruppo Amicizia di Gorla Minore hanno insegnato agli alunni delle scuole primarie la tecnica del lavoro al telaio, fulcro di uno dei laboratori del centro. Per i bambini una importante lezione sull'inclusione
A Gorla Minore c’è stata una lezione sull’inclusione che non potrà davvero essere dimenticata.
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Perché un conto è limitarsi a parlare di uguaglianza e di diritti, un altro è vedere come la disabilità possa salire in cattedra e diventare fonte di sapere.
I ragazzi disabili del Gruppo Amicizia di Gorla Minore hanno infatti insegnato ai bambini delle scuole primarie Parini a lavorare al telaio. Grazie al progetto “Il telaio degli intrecci“, finanziato dalla Fondazione comunitaria del Varesotto, il lavoro di uno dei laboratori del centro è diventato fulcro di allegre e colorate esercitazioni a scuola.

A spiegare il meccanismo di piccoli telai portatili sono stati proprio i ragazzi della cooperativa sociale, chiamati in prima persona a mostrare come funziona l’intreccio dei fili. I pezzi di tessuto saranno uniti in un drappo unico, che sarà donato alla scuola come segno del legame creatosi con il Gruppo Amicizia.

«Abbiamo tenuto un totale di sei incontri con ciascuna delle classi quarte – racconta Elena Bergamaschi, educatrice del Gruppo Amicizia – I bambini hanno risposto benissimo, imparando subito la tecnica nei primi cinque incontri e giocando a realizzare braccialetti nella lezione conclusiva. Tanto l’entusiasmo anche dei nostri ragazzi della cooperativa, che ogni settimana erano desiderosi di incontrare i bambini. Per loro, che normalmente “imparano” a svolgere nuove attività nei laboratori, è stato un motivo di orgoglio: finalmente si sono sentiti in grado di insegnare qualcosa agli altri. Abbiamo tutti imparato qualcosa da questo progetto».
Un cambio di prospettiva capace di incidere profondamente sulle giovani generazioni di Gorla Minore e sulle loro famiglie. I piccoli alunni hanno infatti ricevuto una importante lezione sull’inclusione.

Il merito è di un progetto che ha unito i loro cammini con quelli di ragazzi speciali e ha mostrato come nessuna condizione possa impedirci di diventare bravi in una disciplina e insegnarla agli altri.
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