“Serve chiarezza sull’offerta sanitaria a Busto Arsizio, l’amministrazione dica qualcosa”

Con la prospettiva dell'ospedale unico, secondo il Pd bustocco è necessario definire il futuro delle aree dell'attuale nosocomio e quali servizi attivare in città, partendo da una vera attivazione delle Case di comunità. "Siamo a favore del nuovo polo se porta valore aggiunto rispetto a quelli esistenti"

Pd busto

Il Pd di Busto Arsizio torna in piazza per i temi della sanità, con un gazebo davanti all’ospedale cittadino. Al centro le preoccupazioni per le aree dell’attuale nosocomio (da dismettere in gran parte, con la prospettiva dell’ospedale unico) e dell’offerta sanitaria, ma anche il sostegno alla proposta che il Pd porta in Regione Lombardia.

«Noi siamo a favore di un ospedale unico se porta valore aggiunto, se si costruisce un’offerta complessiva anche in città» dice Paolo Piedotti, segretario cittadino dem. Denunciano «la lentezza dell’attuazione delle Case di Comunità, una sola delle quali è oggi realmente operativa».

«La domanda di sanità del territorio è di gran lunga superiore alla capacità di risposta data dalle Case di Comunità oggi» dice Maurizio Maggioni, capogruppo Pd in consiglio comunale, che denuncia la «confusione da parte della maggioranza». «Cosa vuole dire il Comune rispetto all’utilizzo delle aree non è ancora chiaro: qualcuno (Paola Reguzzoni) ci ha detto: “dimenticatevi che ci sia ancora una funzione sanitaria”». Il Pd denuncia l’iniziativa lasciata esclusivamente nelle mani di Asst Valle Olona, senza un ragionamento cittadino sull’offerta e sulle aree.

«Oggi abbiamo esigenze assistenziali per gli anziani, abbiamo un’esigenza di Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità, per le cure di bassa intensità e riabilitazione, che non si può pensare sia presente solo a Somma Lombardo per tutto il Sud provincia. Di fronte a questo bisogno, deve essere il Comune a indicare le priorità, al di là della analisi fatta da Arexpo».

ospedale busto

«C’è anche il tema del recupero dell’area dal punto di vista ambientale» aggiunge la consigliera Cinzia Pedotti. «Non abbiamo bisogno tanto di corridoi verdi ma di un vero recupero ambientale». È un tema urbanistico importante, perché significa ripensare oltre 100mila metri quadri dell’attuale area, che rispetto a quella del Sant’Antonio Abate di Gallarate è anche meno centrale e dunque meno appetibile per eventuali operatori edilizi e immobiliari: più necessario dunque ragionare sulla programmazione urbanistica per evitare di lasciare un “vuoto” urbano (come si è prodotto ad esempio sul vecchio ospedale di Legnano).

Secondo il Pd bustocco manca però soprattutto un’analisi complessiva dell’offerta sanitaria: «Bisogna mettere insieme le esigenze del nuovo polo che sarà realizzato a Beata Giuliana e quella di quest’area» continua Pienotti. «Non siamo tanto tra quelli che contestano il numero di posti letto nell’ultimo progetto reso noto. Denunciamo invece l’oscillazione sui numeri nei diversi progetti. Bisogna essere chiari rispetto all’offerta sanitaria complessiva. Pur aperti all’ipotesi dell’unificazione, non siamo per la semplice somma: deve offrire di più nel complesso rispetto alla sola somma dei due poli. Se vengono ridotti i posti letto grazie a innovazione, servono però strutture di servizio pre e post ricovero». E in questo è centrale definire appunto cosa rimarrà nelle aree centrali della città.

«I numeri potranno essere chiari solo quando ci sarà il quadro su tutte le aree e i bisogni» conclude Maggioni, incalzando appunto l’amministrazione bustocca. «L’amministrazione ha completamente subappaltato ad Asst» ribadisce Piedotti.

Oltre al tema prettamente cittadino, il Pd è davanti all’ospedale anche per sostenere «la proposta presentata in consiglio regionale che ci accogliamo venga accolta dalla maggioranza al Pirellone: una iniziativa che stiamo portando avanti anche sul territorio».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 15 Aprile 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.