Avviso di garanzia per due ex amministratori comunali di Gavirate
La Giunta concede il patrocinio legale. Bocche cucite dagli avvocati. Il sindaco: “No comment, c’è la privacy”

Due atti, uno di seguito all’altro, datati 15 maggio 2025 e pubblicati puntualmente sull’albo pretorio di Gavirate. L’oggetto è inequivocabile: concessione del patrocinio legale ai sensi del Testo unico enti locali. Vuol dire che l’amministrazione comunale si accolla le spese legali per il pagamento degli avvocati. Perché? All’interno degli incartamenti che formalmente sono delibere di giunta della città di Gavirate, e quindi pubbliche, è specificato che il patrocinio legale è destinato a due “ex amministratori”.
In un caso, per la delibera numero 28 si fa riferimento ad un avviso di garanzia ricevuto da un ex amministratore in data 7 febbraio 2025, ex amministratore che ha richiesto il patrocinio legale previsto per i dipendenti comunali ed esteso anche agli amministratori locali «in quanto il proprio coinvolgimento si è verificato nell’esercizio del proprio mandato elettorale».
L’incarico legale è stato conferito all’avvocato Paolo Bossi del foro di Varese.
La seconda delibera di giunta, la numero 29 sempre relativa al 15 maggio riguarda anche in questo caso un ex amministratore comunale; in questo caso le indagini – è specificato – sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese e riguardano accertamenti svolti dalla guardia di Finanza e il legale incaricato dal Comune è l’avvocato Fabio Vedani.
Entrambi i legali, noti professionisti di Varese, confermano l’incarico ma nulla aggiungono circa la natura dello stesso.
Dunque per il momento risulta che due ex amministratori pubblici eletti (peraltro uno nell’esercizio del proprio mandato elettorale cui è connesso «un ruolo di autorità locale di pubblica sicurezza») risultano indagati per reati di cui non è dato sapere, e che le indagini hanno portato l’autorità requirente a richiedere atti a cui le parti hanno diritto di farsi assistere da un legale a loro garanzia, da qui la ricezione del famoso “avviso di garanzia“, informazione che, secondo la legge, il pubblico ministero notifica alla persona sottoposta alle indagini e alla persona offesa.
Non si conosce, al momento, la natura degli atti a cui i difensori siano stati chiamati ad assistere. I procedimenti penali non sarebbero connessi.
Si tratta tecnicamente di una fase procedurale che rientra nelle indagini preliminari, momento che non necessariamente prelude al rinvio a giudizio, bensì in un passaggio ancora precedente alla chiusura delle indagini stesse (parlare di presunzione di innocenza è addirittura prematuro).
Massimo Parola, sindaco in carica di Gavirate, raggiunto al telefono, conferma che il patrocinio legale sia stato deciso dalla giunta per «atti degli amministratori presi nell’esercizio delle loro funzioni», senza tuttavia specificare chi siano gli ex amministratori coinvolti: «Su questo non posso esprimermi per questioni di riservatezza».
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