Draper è troppo forte, Bellucci fuori al primo turno del Roland Garros
Niente da fare sulla terra rossa di Parigi per il mancino varesotto che conquista 6-4 il primo set ma poi si deve arrendere al numero 5 del mondo, in gran spolvero

In questo 2025, prima di Parigi, Jake Draper ha vinto 22 partite nel circuito ATP – la gran parte in tornei di primo piano – con appena sei sconfitte e con un titolo (a Indian Wells) messo in cassaforte. Questo per dire che la sconfitta subita da Mattia Bellucci al primo turno del Roland Garros può essere accettata, nonostante il logico dispiacere per il risultato finale che ha promosso il numero 5 del mondo alla partita successiva.
Il mancino di Castellanza però non è stato certo un semplice sparring partner, specie su di un campo nobile come il Suzanne Lenglen: Bellucci ha strappato addirittura il primo set a Draper (6-4) giocando a lunghi tratti un tennis eccellente, poi però l’inglese è salito di tono e ha portato il match a un livello cui hanno accesso solo i più forti del momento, vincendo l’incontro in quattro set. (foto FITP)
6-1, 6-4, 6-2 i parziali vinti da Draper che ha messo a segno 11 aces (ma ha anche sbagliato parecchio) e che ha chiuso la fatica in due ore e 37′. A Bellucci resta un ottimo set di apertura vinto in maniera rocambolesca: avanti 4-1 il tennista varesotto è stato quasi rimontato ma poi, sullo 0-40 Draper (e 5-4 Mattia), Bellucci si è inventato una serie di colpi – compreso un servizio da sotto – con cui ha chiuso il parziale.
Draper però non si è demoralizzato e nel secondo set ha letteralmente volato concedendo le briciole all’allievo di Fabio Chiappini. Decisivo e più equilibrato il terzo periodo di gioco nel quale un break a favore del britannico ha rotto gli equilibri; l’azzurro è andato vicino a restituire subito il favore all’avversario ma Draper si è salvato e ha concluso 6-4. Poi, nel quarto parziale, nuova scarica di colpi da parte del londinese che al secondo turno se la vedrà con uno tra Monfils e Dellien.
Bellucci ora resta a Parigi e mercoledì cercherà fortuna nel doppio in coppia con l’ungherese Maroszan: di fronte il binomio a stelle e strisce formato da Giron e Brooksby. Chi vince va “in bocca” alla prima testa di serie l’accoppiata formata da Arevalo-Gonzales e Pavic.
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