“Hotel Paradiso”: il docufilm sul gioiello dimenticato di Gio Ponti
A Materia mercoledì 14 maggio un viaggio tra architettura, memoria e luoghi in attesa dell'opera del grande architetto

Un edificio abbandonato, un capolavoro architettonico firmato Gio Ponti, e una domanda che risuona più attuale che mai: cosa facciamo dei luoghi sospesi tra passato e futuro?
È attorno a questa riflessione che ruota “Hotel Paradiso”, il docufilm di Erald Dika e Thomas Saglia, in proiezione mercoledì 14 maggio alle ore 21 a Materia (via Confalonieri 5 Castronno). Un evento speciale che porta al pubblico la storia dello Sporthotel Paradiso della Val Martello, progettato negli anni Cinquanta da uno dei più grandi architetti italiani, oggi lasciato in uno stato di completo abbandono.
Il film – 52 minuti di immagini, testimonianze e interrogativi – esplora non solo le vicende di un edificio che è stato definito “ecomostro” ma anche il fascino dei luoghi che resistono, in silenzio, al tempo. Architetture che non scompaiono del tutto, ma restano lì, “in attesa” di uno sguardo nuovo, di una destinazione diversa, di una rinascita.

L’ARCHITETTURA DELL’HOTEL PARADISO
Nel cuore della Val Martello, circondato dalla bellezza austera delle Alpi altoatesine, giace un gigante addormentato. È lo Sporthotel Paradiso, un edificio che porta la firma di un visionario, ma che da quasi settant’anni è imprigionato in uno stato di abbandono.
Costruito in una posizione mozzafiato, lo Sporthotel doveva essere un rifugio esclusivo per il turismo di montagna, uno spazio sospeso tra eleganza e natura, tra razionalismo architettonico e sogno alpino. Oggi, però, di quel sogno resta solo un frammento di storia che chiede di essere raccontato, ascoltato, forse persino salvato.

IL CASO VARESINO: L’HOTEL DEL CAMPO DEI FIORI
Il docufilm riaccende inevitabilmente il dibattito anche sul nostro territorio, dove un altro gigante dormiente continua a interrogare cittadini e istituzioni: l’Hotel Campo dei Fiori a Varese, firmato da Giuseppe Sommaruga, icona del liberty italiano. Anche qui, un grande progetto architettonico immerso in un paesaggio mozzafiato. Anche qui, il silenzio del tempo che passa, e il contrasto tra memoria e degrado, visione e oblio.
Materia propone così non solo una proiezione, ma un’occasione di confronto culturale: due storie diverse eppure simili, due edifici simbolici, due architetti che hanno segnato la storia del progetto italiano. E, soprattutto, una stessa domanda: come possiamo restituire senso – e futuro – a questi luoghi?

OSPITI DELLA SERATA
La proiezione sarà accompagnata dalla presenza di Cristina Busin, presidente di Alpes e co-editrice della pubblicazione “Destinazione Paradiso. Lo Sporthotel della Val Martello di Giò Ponti”, e Luciano Bolzoni, architetto, scrittore e direttore di Alpes, autore del volume.
Due figure che porteranno uno sguardo tecnico e poetico su questa vicenda emblematica, e che aiuteranno a rileggere anche il patrimonio dimenticato che abbiamo sotto gli occhi.
“Hotel Paradiso”: il docufilm sul gioiello dimenticato di Giò Ponti
Quando: mercoledì 14 maggio ore 21:00
Ingresso gratuito
Iscriviti al link
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
gokusayan123 su Di nuovo arrestati a Luino nella notte i cugini che avevano aggredito gli agenti a Varese
Gek1959 su “Più Tornavento, meno cemento”: cittadini in piazza contro il maxi polo logistico nel Campagnone
lenny54 su È il weekend dell'adunata nazionale degli alpini: in migliaia anche da Varese pronti a sfilare a Biella, il programma
axelzzz85 su L'ipotesi di Busto Arsizio come sede del meeting dell'estrema destra europea preoccupa la città
Luca Corradini su In provincia di Varese meno di un'auto su 100 è elettrica. Ma ci sono quasi 900 colonnine
Felice su L'ipotesi di Busto Arsizio come sede del meeting dell'estrema destra europea preoccupa la città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.