Porte aperte all’Osservatorio di Varese: come il sogno di Salvatore Furia si realizzò sul Campo dei Fiori
L'incredibile storia della Schiaparelli rivivrà domenica 11 maggio nel corso della “giornata di porte aperte”. si potrà visitare l’Osservatorio ed effettuare l’osservazione del Sole al telescopio
A volte i sogni diventano realtà. Soprattutto se il sogno viene perseguito con abnegazione e sacrificio per molti anni.
Siamo negli anni ‘50 quando Salvatore Furia, impiegato all’Ufficio del registro di Varese, comincia a maturare un sogno: quello di costruire una Cittadella delle Scienze sulla cima del monte Campo dei Fiori sopra Varese. Un luogo dove si sarebbero potute osservare le stelle e fare tante altre attività nell’ambito delle scienze della natura. Un’istituzione che doveva diventare “un ponte di comprensione tra la scienza e la gente”, che avrebbe quindi dovuto occuparsi a tempo pieno di divulgazione scientifica.
Furia non aveva soldi da investire nel suo progetto, ed era un perfetto sconosciuto. Cominciò quindi a tenere conferenze di astronomia a Varese, in provincia, nel milanese. Durante le sue serate non mancava di raccontare al pubblico il sogno, che sembrava ai più impossibile, troppo grande…finchè un industriale italo cinese decise di finanziare quel visionario appassionato.
Chang Sai Vita donò i soldi per la costruzione dell’Osservatorio e poco dopo Sofia Zambeletti donò i terreni sulla vetta della montagna affinché diventassero un parco per la protezione della flora.
Negli anni ‘60 fu costruito l’Osservatorio e la prima cupola osservativa. Furia era accompagnato nella sua avventura da una serie di giovani che dedicavano il tempo libero a perseguire il suo grande progetto, costituendo i primi soci della Società Astronomica Schiaparelli, che ancora esiste, e ancora gestisce il grande patrimonio in cima alla montagna, di proprietà del Comune di Varese, per volere dello stesso Furia. Dopo 60 anni la Cittadella della Scienze e la Schiaparelli sono un punto di riferimento per la divulgazione scientifica: il più grande Osservatorio popolare d’Italia possiede ora tre cupole più una quarta posizionata in Namibia, ha un laboratorio eliofisico, una serra, un giardino montano e accoglie più di 10.000 persone ogni anno. Porta inoltre avanti importanti progetti scientifici a livello internazionale collaborando con prestigiosi istituti di ricerca.
Il sogno di Furia di avvicinare quante più persone possibili alla scienza si è avverato, e ogni giorno l’Osservatorio è aperto a scolaresche, visitatori diurni e notturni, osservazioni, laboratori, conferenze ed esperienze. E’ un gioiello di cui andar fieri, unico nel suo genere, immerso in un paesaggio magnifico tra i laghi e le Alpi.
Domenica 11 maggio sarà tenuta una “giornata di porte aperte” durante la quale verrà illustrata l’incredibile storia della Schiaparelli con brevi conferenze, si potrà visitare l’Osservatorio ed effettuare l’osservazione del Sole al telescopio. L’ingresso, gratuito e senza prenotazione, è previsto dalle ore 10 alle 14.
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