Scacchetti (SPI CGIL): «Non basta lamentarsi sui social, con il Referendum si costruisce il Paese che vogliamo»
Durante un dibattito sul Referendum a Spazio Libero Materia, Tania Scacchetti (segretaria di SPI CGIL) ha affermato come occorra restituire diritti al mondo del lavoro e per fare questo serva una scelta di campo, scegliere di votare
Scegliere di informarsi e votare ai Referendum? È una scelta di campo.
A sostenerlo Tania Scacchetti, segretaria generale di Spi Cgil, che nel corso del dibattito organizzato a Materia Spazio Libero giovedì 8 maggio, ha messo in luce il valore della partecipazione attiva su cui gli italiani sono chiamati a schierarsi.
«Il voto è per noi è una grande responsabilità, perché riguarda tutta la società. È molto più facile lamentarsi restando fuori dal gioco del confronto e dello scambio, è molto più “comodo” stare seduti sul proprio divano, dire che sono tutti uguali, anche sostenuti da argomenti oggettivi talvolta, no?
È molto più facile lamentarsi sui social e non prendere parte alla costruzione di un’alternativa al paese in cui siamo, al mondo del lavoro e alla democrazia che vediamo fermarsi in maniera negativa».
Se si sceglie di votare, secondo Scacchetti, la valenza di questa scelta diventa molto profonda: «Io penso che la questione di valore di un paese sia questa: abbiamo una grande e straordinaria opportunità generativa, indipendentemente dalle idee politiche di ciascuno di noi. Ciò che possiamo fare è riportare il confronto sulle condizioni reali delle persone che rappresentiamo».

Lo sguardo di posa sulle nuove generazioni e il loro futuro: «Cosa vogliamo lasciare come prospettiva ai giovani? Noi ci immaginiamo una società inclusiva, accogliente, solidale, quella descritta dalla nostra Costituzione.
«Nella Costituzione non c’è scritto che “viene uno e decide per tutti”. Il messaggio che sta passando è questo: “Mi hai eletto? Non importa se mi ha eletto una parte minoritaria della popolazione, io decido e decido che non ho bisogno di confrontarmi con nessuno perché io sono legittimata a decidere”. Questo rappresenta uno strumento distorsivo dei principi democratici. È legittimo formalmente astenersi ai referendum? Certamente. Ma non interessarsi e non votare significa contribuire, un pezzettino alla volta, a quella distruzione dei principi democratici e dei diritti di partecipazione sanciti dalla Costituzione».

Secondo Scacchetti il voto avrebbe una forte valenza simbolica verso i lavoratori e le persone: «Ridare dignità al dibattito pubblico e ridare la speranza alle persone, mostrando loro che contano, cioè che la loro condizione personale e materiale deve essere tutelata. È importante per tutti noi e deve essere importante per i decisori politici, che hanno il conto di costruire le leggi e di rispondere a quella condizione materiale.
«È fondamentale anche per la costruzione comunitaria che noi possiamo realizzare attraverso la partecipazione democratica nei luoghi di lavoro, tra la cittadinanza, dando sostanza alla democrazia partecipativa che i nostri costituenti ci hanno lasciato. Occorre restituire diritti al mondo del lavoro e per fare questo occorre fare una scelta di campo. In questo mondo dobbiamo essere partigiani: se da una parte c’è un’idea di democrazia che non condividiamo, che reprime il dissenso, dobbiamo rispondere partecipando, prendendo parte al cambiamento, permettendo di riportare il confronto sulle reali condizioni dei lavoratori».
Spi Cgil: “Lavoro, diritti, cittadinanza: perché i referendum parlano ai giovani (e non solo)”
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
Felice su "Difendere la prossimità nei centri storici e nei quartieri significa proteggere la nostra identità"
lenny54 su Retroscena dell’arresto a Lavena Ponte Tresa: manovra a ganascia e pattuglie svizzere sul suolo italiano
lenny54 su Un cigno nero a Porto Ceresio, l'esperto: "È una specie australiana, non dovrebbe essere qui'"
The.Bard su Scola a tutto campo: "Chiederemo di fare la coppa, il budget è in crescita. La contestazione è stata brutta ma l'ho superata"
Felice su “Più Tornavento, meno cemento”: cittadini in piazza contro il maxi polo logistico nel Campagnone
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.