Davide Van De Sfroos e il peso del mondo: nel suo post anche Gaza e le macerie del presente

Il popolare cantautore "laghée" fa un cambio di passo sul suo profilo facebook e chiede aiuto per la sua chitarra "diventata come cemento"

Generico 09 Jun 2025

In un lungo post pubblicato su Facebook, Davide Van De Sfroos riflette sulla propria carriera artistica, ma soprattutto sul tempo presente, attraversato da guerre, violenze, ingiustizie. Un testo intenso, che parte da un bilancio personale per diventare riflessione collettiva, con uno sguardo lucido e profondamente umano su ciò che accade nel mondo.

Tra i passaggi più significativi, spicca il riferimento diretto alla Striscia di Gaza, simbolo concreto del dolore e della distruzione causati dai conflitti:

“Devo scavalcare, ogni giorno, per proseguire, le macerie infinite dei bombardamenti, i bambini morti prima ancora di capire cosa fosse la vita, i vecchi attorcigliati agli angoli delle strade…”

L’artista comasco non si limita a osservare. Cerca di restare parte attiva, pur ammettendo la fatica crescente. Usa un linguaggio diretto, privo di retorica, e accosta la dimensione pubblica della guerra a quella privata del malessere quotidiano, della fragilità emotiva, della difficoltà a continuare a fare arte in un contesto così segnato.

“Ci ho provato. L’ho fatto per una vita, lo so io e lo sanno bene i miei angeli e i miei demoni. Ho cercato di raccontare qualcosa e di trasmettere il più semplicemente possibile le stesse emozioni che mi facevano sentire la voglia di essere parte di questo mondo e di continuare ad andare. Ho cantato la mia terra e quella degli altri. Ho scavalcato confini e barriere sia reali che mentali a costo di farmi male. Mi sono rivolto a tutti senza considerare le differenze di pensiero o di cultura o di provenienza”.

Ma le cose sono profondamente cambiate:

“E adesso che canzone ti canto?
Continuo a chiedermi.
Con che forza imbraccerò una chitarra diventata pesante come il cemento?”

Il riferimento ai bombardamenti su Gaza si inserisce in un discorso più ampio, che comprende anche i femminicidi, le morti sul lavoro, le vittime della migrazione e delle dipendenze. Un elenco che diventa ritratto del presente, tracciato da chi da sempre racconta le storie “della sua terra e di quella degli altri”.

“Cerco di proseguire e mi scendono le lacrime, perché non solo sulla Striscia Di Gaza, ma anche sulla strada di Casa, devo scavalcare tutte le ragazze e le donne uccise, i coltelli delle notti infernali, gli umiliati dei giorni senza fine, gli annegati, gli operai morti sul posto di lavoro, i ragazzi fatti a pezzi dalla chimera chimica”.

Nel post si legge anche una critica indiretta alla normalizzazione della sofferenza:

“Mi dicono che non posso portarmi io il peso di tutto questo e che mi vengono gli attacchi fobici e l’ansia perché sono troppo sensibile. Che devo prendere la pastiglia. E intanto procedo e scavalco. E prendo ancora una pastiglia. Costretto a guardare quello che vedo, costretto ad ascoltare quello che sento. Ma quello che sta peggio è il Mondo. Perché lui non prende la pastiglia?”

Non è la prima volta che Van De Sfroos esprime un pensiero che va oltre la musica. Nel concerto dello scorso novembre al forum di Assago, prima di intonare la sua “Sciur Capitan” aveva invitato il pubblico presente a riflettere sulle devastazioni portate dalla guerra.

La sua carriera lo ha portato anche a cantare per le persone in carcere, per i malati, per chi cura. In questo testo, però, emerge un cambiamento di tono: la consapevolezza di una fragilità personale che si confronta con quella collettiva. La chitarra, scrive, è diventata “pesante come il cemento”.

Il post si chiude con un appello semplice ma significativo: “ MI FAI PAURA MONDO MA TI SIEDO ANCORA ACCANTO. NON SO SE TI HO PERDUTO O SE TI STO ASPETTANDO. Ora il mio compito è quello di aiutarti a prendere la tua pastiglia. Datemi una mano se potete”.

Un invito che non è rivolto solo ai suoi ascoltatori, ma più in generale a chi condivide con lui la stessa inquietudine.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Giugno 2025
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