Dopo l’omicidio la città di Busto annulla gli eventi. “Ma basta strumentalizzazioni”
Il grave fatto di cronaca ha scatenato ipotesi inconsistenti sull'autore e commenti social polemici. L'assessore Sabba chiede rispetto, ma anche nella maggioranza c'è chi chiede "risposte"

L’amministrazione comunale di Busto Arsizio esprime «profondo cordoglio per la tragica morte del commerciante ucciso ieri sera in via Milano, nel cuore della nostra città». E invita a evitare «strumentalizzazioni» su «un evento che ha profondamente scosso l’intera comunità e che lascia sgomenti».
L’interventoè dell’assessore alla Sicurezza e allo Sviluppo economico Matteo Sabba (al centro nella foto): «Fin da subito, insieme al sindaco Emanuele Antonelli, ci siamo recati sul luogo dell’accaduto, dove abbiamo seguito da vicino le operazioni di messa in sicurezza e le indagini delle forze dell’ordine, a cui va il nostro più sincero ringraziamento. L’immediato intervento degli inquirenti, supportato in maniera determinante dalle immagini della videosorveglianza comunale, ha permesso di individuare e rintracciare il presunto responsabile già nella notte, nella sua abitazione a Castellanza».
«Molto probabilmente vittima e assassino si conoscevano e le motivazioni sono di carattere privato, sono quindi quasi da subito state escluse le ipotesi di rapina o criminalità. Nel rispetto della vittima, della sua famiglia e della comunità cittadina, abbiamo deciso di annullare tutti gli eventi previsti in questi giorni, in particolare quelli legati alla settimana della Festa Patronale, come la cena di San Giovanni in piazza Vittorio Emanuele II e la Notte Bianca di sabato».
Poi il richiamo: «Questo non è il momento delle polemiche né delle strumentalizzazioni. È grave e irrispettoso che qualcuno stia cercando, soprattutto sui social, di sfruttare questa tragedia per lanciare messaggi allarmistici o dipingere Busto Arsizio come una città insicura per ciò che è avvenuto».
Nei commenti social subito dopo l’accoltellamento molti hanno dato la colpa – senza alcuna base – agli stranieri (mentre il sospettato dell’omicidio è italiano) o a persone con problemi psichici che sarebbero state segnalate nei giorni scorsi. Tutte allusioni o certezze che si sono sgretolate nel giro di poche ore. E non è mancata una generale polemica sulla sicurezza cittadina.
Si chiama Emanuele Mirti l’uomo arrestato per l’omicidio di Busto Arsizio
«La realtà è ben diversa» insiste Sabba. «Le istituzioni e le forze dell’ordine hanno dimostrato, ancora una volta, prontezza, competenza ed efficacia. Siamo una città viva, complessa, come ogni grande centro urbano, e come tale esposta anche a eventi drammatici, spesso legati a dinamiche personali imprevedibili, anche se una cosa così, in un’attività commerciale è forse la prima volta che avviene, a nostra memoria. Le tematiche a riguardo di illuminazione e presidio del territorio, che anche insieme alle forze dell’ordine stiamo affrontando, nulla c’entrano con l’episodio di ieri».

«La nostra vicinanza va ai familiari della vittima e alla comunità dei commercianti, che ogni giorno contribuiscono a rendere il centro di Busto Arsizio un luogo di lavoro, relazione e socialità. A loro vogliamo dire che l’Amministrazione è e resterà al loro fianco, rifiutando ogni tentativo di screditare l’immagine della città e il senso di sicurezza che, con fatica e investimenti, stiamo cercando di migliorare insieme».
La lettura dell’amministrazione comunale è diversa da quella di Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia che pure è nella maggioranza di governo della città: «Come è possibile che un tale atto di violenza possa avvenire indisturbato, alla luce del giorno, nel cuore della nostra città?» si chiedono i giovani di FdI. «Chiediamo a gran voce che vengano fornite risposte chiare e che vengano intraprese azioni concrete e immediate. Non è più il tempo delle promesse, ma della sicurezza tangibile. Vogliamo che le nostre strade tornino a essere luoghi sicuri, dove ognuno di noi possa sentirsi protetto».
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