Troppi tir in via Sella a Busto Arsizio. Radyslav cerca aiuto: “Fermiamoli”
Da circa un anno la situazione lungo l'asse viario che collega Gallarate al centro di Busto è diventata invivibile per lui e per molti residenti della via: «Ne passano almeno 100, giorno e notte. Voglio lanciare una raccolta firme"

Lo dice da camionista Radyslav: «Questo traffico di camion in via Quintino Sella è insostenibile per i residenti. Di giorno abbiamo le lunghe code al semaforo dell’incrocio con via Cadore-via Trentino e l’inquinamento, di notte abbiamo il rumore delle bisarche che ti fanno sobbalzare dal letto».
Radyslav Skrypnyk vive con la sua famiglia, da poco più di un anno, proprio vicino a quell’incrocio e ha deciso di far sentire la voce sua e dei residenti che vorranno unirsi con lui in questa battaglia. Il lungo viale che collega Gallarate con il centro di Busto Arsizio, dove una volta passava il tram, è diventato uno dei corridoi preferiti del traffico logistico tra l’hub intermodale di Sacconago (che punta ad ingrandirsi ancora, ndr) e la zona della dogana: «Attualmente passano un centinaio di mezzi pesanti al giorno, forse di più, ma la previsione che mi è stata prospettata dagli uffici della Polizia Locale è che ci sarà un aggravio di traffico».
In tanti su via Quintino Sella e dintorni la pensano come lui ma nessuno, fino ad ora, ha voluto andare a fondo: «Sono disponibile a creare un comitato. Dobbiamo farci sentire perchè tutti hanno il diritto a vivere in un’ambiente più salubre e meno rumoroso. Cari residenti di Redentore ma anche di Beata Giuliana, scrivetemi».
Tramite Varesenews ha deciso di dare la propria mail per chiedere una mano a promuovere una raccolta firme (mail: radyslavskrypnyk@libero.it).
Per il momento dall’amministrazione comunale, più volte contattata da Radyslav, non arrivano risposte concrete. Anche l’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba, che ha competenza sulla viabilità, non si è voluto sbilanciare sulla problematica sollevata dal suo concittadino: «Già altre persone mi hanno contattato per questo problema. Sto sollecitando il completamento di uno studio da parte degli uffici comunali sui passaggi di mezzi pesanti nelle varie vie cittadine. Busto, da questo punto di vista, è una città complessa sia per la presenza di aziende anche nella zona urbana, sia per la presenza di due centri intermodali e importanti vie di collegamento. Lo spostamento delle merci che ogni giorno usiamo anche nella vita di tutti i giorni avviene ancora soprattutto su camion e questi mezzi da qualche parte devono passare».
Questo Radyslav lo sa bene perchè di lavoro fa proprio il camionista e conosce le dinamiche di questo mestiere ma proprio non ce la fa più: «Va studiato un percorso alternativo».
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