Varese celebra la Repubblica “Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà”
Tre i momenti dei festeggiamenti iniziati all'Arco Mera per un omaggio ai caduti, poi ai Giardini Estensi con l'alzabandiera e il messaggio del Presidente Mattarella e infine nell'aula magna dell'Insubria con l'assegnazione delle onorificenze
Varese ha celebrato la festa della Repubblica. Come da tradizione, i festeggiamenti sono iniziati all’Arco Mera per la posa della corona ai caduti. Quindi la cerimonia si è spostata ai Giardini Estensi dove, proprio davanti alla fontana, si sono schierati i reparti militari, le forze di soccorso dai vigili del fuoco alla Croce Rossa e 118, ai corpi municipali.
Hanno partecipato i sindaci del territorio, con la fascia tricolore e molti politici locali, regionali e nazionali, dalla senatrice Giusy Versace, ai deputati Alessandro Alfieri, Maria Chiara Gadda e Antonio Ferrara, dil sottosegretario di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ai consiglieri regionali Samuele Astuti, Giuseppe Licata, Emanuele Monti e Luigi Zocchi, dal presidente della Provincia Marco Magrini, al sindaco di Varese Davide Galimberti presente con molti assessori della giunta.
Dopo l’ingresso dei gonfaloni di Varese, Busto Arsizio e Saronno, il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello ha letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
«Cari Prefetti,
con il referendum del 2 giugno 1946, il libero voto del popolo italiano per la Repubblica – con la partecipazione, per la prima volta, delle donne – coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest’anno ricorre l’80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.
Quel patto tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell’Italia.
Il compito di attuare in concreto gli ideali costituzionali, di renderli vivi nella società quale costante criterio ispiratore delle scelte, è una missione mai esaurita, affidata ogni giorno anzitutto alla premura di quanti, con dedizione e competenza, prestano la loro opera nelle istituzioni e nella società civile.
La Costituzione affida, infatti, a ciascun cittadino la responsabilità di concorrere alla coesione sociale del Paese.
Nei diversi ambiti di azione, interviene l’impegno per assicurare effettiva pienezza dei diritti, con servizi efficienti, legalità e sicurezza.
Promuovere iniziative e progettualità che favoriscano lo sviluppo delle diverse aree del Paese, ne valorizzino la ricchezza culturale e ambientale, affrontino i divari territoriali e le problematiche dei grandi centri urbani come delle aree interne, sollecita lo sforzo di chi sia investito di pubbliche responsabilità.
I Prefetti, nelle rilevanti funzioni loro affidate a tutela dell’interesse generale, della sicurezza e della coesione sociale, sono chiamati in prima persona a essere in ogni provincia motore dei processi di cooperazione istituzionale e qualificati artefici di dialogo e di mediazione, promuovendo in concreto i principi di imparzialità e buon andamento.
La comunità nazionale vi è grata per l’equilibrata opera che, insieme agli altri attori istituzionali, svolgete prevenendo e contrastando ogni forma di criminalità e violenza, assicurando il sereno esercizio delle libertà dei cittadini.
Nell’azione di sostegno agli enti locali, soprattutto nei momenti di crisi amministrativa e finanziaria, negli interventi per superare le emergenze che colpiscono i territori, nella gestione del fenomeno migratorio, nell’opera prestata in occasione delle consultazioni elettorali, la rete delle Prefetture è risorsa preziosa al servizio del principio di unità del Paese e di valorizzazione delle sue autonomie istituzionali e sociali.
Rinnovo ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro, nell’auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica».
Ha poi preso la parola Giulio Facchetti, professore ordinario di Glottologia e linguistica all’Università dell’Insubria che ha proposto una riflessione dal titolo “Repubblica e democrazia” puntando sul ruolo degli educatori, genitori o docenti, che si devono impegnare per instillare e far crescere nei giovani l’attenzione e la cura dei valori propri della Repubblica democratica italiana, un tesoro costruito con il sangue e il sacrificio di molti che può essere una valida bussola per trovare un senso a un’esistenza talora priva di punti di riferimento.
I festeggiamenti si sono poi conclusi nell’aula magna dell’Università dell’Insubria dove sono state attribuite le Onorificenze al Merito della Repubblica Italiana, concesse con Decreto del Presidente della Repubblica in data 27 dicembre 2024. Rappresentano il riconoscimento dell’impegno di cittadini che si sono distinti per meriti nel progresso civile e culturale, nel volontariato, nella tutela del territorio e nella promozione dei valori democratici e della solidarietà.
Titolo di Ufficiale
- Gen. D. Nicola TERZANO – Busto Arsizio
Titolo di Cavaliere
- Enrico Umberto AMBROSETTI – Varese
- Lgt. C.S. Giovanni ANTICO – Busto Arsizio
- Arch. Giovanni BUZZI – Sesto Calende
- Dott. Vittorio CHIESA – Induno Olona
- Giuseppe DE GASPERIN – Brebbia
- Dott. Attilio EPISTOLIO – Varese
- Giambattista GENONI – Busto Arsizio
- Dott. Francesco LECCA – Varese
- Prof. Roberto LEONARDI – Varese
- Silvino LORENZI – Lonate Ceppino
- App. Q.S. Alessandro PACETTI – Gallarate
- Geom. Fabrizio PLAZZOTTA – Maccagno con Pino e Veddasca
- Dott. Angelo SALBEGO – Taino
- Dr. Gesualdo SANTANGELO – Malnate
Onorificenza Pontificia
- Alessandro TOIA – Busto Arsizio
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.