A Brenta “banchetta” Milano nel ricordo dell’idimenticabile “Ghiacciolo”
La gara dedicata alla memoria di Mario Molteni ha visto in semifinale tre giocatori (su quattro) provenienti dalle società ambrosiane. Vittoria per Roberto Marta

I campi di Brenta posseggono la caratteristica irrinunciabile di essere capaci d’indurre alla seduzione: in questa edizione, intesa a ricordare con il consueto affetto e la profonda partecipazione la mitica figura di Mario Molteni, l’indimenticato e indimenticabile “Ghiacciolo” com’era amorevolmente chiamato da tutti.
Una gara disputata al pomeriggio del sabato, in contrapposizione alle tradizionali esibizioni serali, compare l’immagine ieratica del piccolo, nascosto impianto a ridosso della collina, immerso nel verde tipico della zona.
La scelta avrebbe lo scopo di scongiurare ore immerse nella profonda quiete notturna e di favorire una conclusione più compatibile con orari meno esclusivi.
Non è stato proprio così, le eliminatorie che avrebbero dovuto consacrare i due finalisti locali si sono concluse in tempi ragionevolmente rapidi, ma poi l’attesa si è prolungata di molto per ricevere i vincitori delle altre eliminatorie destinate al bocciodromo di Cuvio.
Ha dominato Milano, come appartenenza alle varie bocciofile impegnate, tre su quattro con altrettante società rappresentate; è pur vero che i vessilliferi di Oliveri e Speroni – Cozzi e Gnuva – non erano altro che due transfughi della Bederese, emigrati quest’anno verso altri lidi, tuttavia la preponderanza estranea alle bocciofile varesine era consistente.
Latitavano, questa volta, le figure locali, le quali in passato avevano fatto pesare la loro conoscenza dei terreni di gioco, che tuttavia, dopo il rifacimento, offrono soluzioni abbastanza regolari, consentendo a molti giocatori una corretta interpretazione.
Si è visto uno spettacolo notevole, sia in termini di accosto che in bocciata, sovente molto vicine alla perfezione. Cozzi ha fornito con continuità sia alla quarta che alla quinta partita giocate pregevoli che non hanno dato scampo a Gazziero – della Casa del Giovane, di Milano, tanto per non smentirsi – e a Longhini di Daverio, mentre Marta, veramente ispirato, non lasciava scampo a Oldrini, come sempre preciso nelle bocciate di volo.
Finalmente l’attesa per l’arrivo dei “cuviesi” finiva permettendo l’esecuzione delle due semifinali che avevano uno svolgimento abbastanza veloce: Gnuva schizzava in avanti con Giorgetti in modo perentorio portandosi rapidamente sull’8-0, poi il casciaghese cominciava a intessere la sua paziente ragnatela rimontando fino a 8-6, dando l’impressione di poter capovolgere la contesa. Non è stato così: un’ultima mano sciagurata donava all’avversario il successo che pareva in bilico.
Sull’altro fronte il Cozzi pareva voler proseguire sulla falsariga delle giocate precedenti, si portava in vantaggio di cinque punti, poi Marta decideva di calare il pesante drappo teatrale e d’impedire in tal modo qualsiasi visione che non fosse la sua, fino all’inevitabile 12-5 che sanciva il suo ingresso trionfale alla finale.
Davvero trionfale, perché la stessa intonava un ritornello spietatamente ripetitivo, Gnuva non si raccapezzava mai, si passava dallo 0-4 iniziale ai successivi 0-7, 0-9 e 0-11 fino al 12-0 che non ammetteva discussioni di sorta.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.