Il 2024 anno difficile per l’industria delle macchine utensili. Nel 2025 prospettive di miglioramento
L’assemblea di Ucimu-Sistemi per produrre fotografa un anno con cali diffusi su produzione e mercato interno. L’export resiste, ma le prospettive restano caute

Per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione il 2024 è stato un anno complesso come rivelano i dati diffusi durante l’assemblea di Ucimu- Sistemi per produrre, l’associazione dei produttori di macchine utensili. La produzione si è fermata a 6.327 milioni di euro, segnando un calo del 16,9% rispetto al 2023. A pesare maggiormente è stata la flessione della domanda interna, con un consumo domestico sceso a 3.707 milioni (-36,3%) e consegne dei costruttori italiani ridotte del 39,5%.
L’ITALIA AL QUARTO POSTO PER L’EXPORT
Nonostante questo contesto, l’Italia mantiene una posizione di rilievo a livello internazionale: quinta per produzione e quarta per esportazioni. Proprio l’export, infatti, è stato l’unico indicatore in crescita, seppur lieve, attestandosi a 4.273 milioni di euro (+1,2%), nuovo record per il settore.
Le vendite all’estero hanno trovato riscontri positivi soprattutto in India (+58,3%), Stati Uniti (+10,9%), Spagna (+21,1%) e Svezia (+71,4%). Al contrario, si registrano cali sensibili verso mercati tradizionalmente forti come Cina (-16,3%), Francia (-17,6%) e Polonia (-21,5%).

NEL 2025 È ATTESA UN’INVERSIONE DI TENDENZA
La media annua di utilizzo della capacità produttiva è scesa dal 86,2% al 77,3%, e il carnet ordini si è ridotto a 6,5 mesi di produzione assicurata. Il 2025 dovrebbe segnare un’inversione di tendenza, anche se moderata.
Le previsioni di Ucimu- sistemi pr produrre indicano una crescita del 2,6% per la produzione, che toccherebbe i 6.490 milioni di euro. Le esportazioni sono stimate in ulteriore aumento (+1%), mentre il mercato interno dovrebbe beneficiare di una ripresa della domanda, con consegne in crescita del 5,9% e consumi a +5,5%.
IL COMMENTO DI RICCARDO ROSA
Durante l’assemblea annuale, Riccardo Rosa – alla sua prima uscita da presidente di Ucimu- sistemi pr produrre – ha evidenziato la necessità di affrontare l’instabilità geopolitica e le incertezze commerciali con strumenti adeguati. Tra i nodi principali, la debolezza della domanda e il futuro della Transizione 5.0. Rosa ha sottolineato l’importanza di mantenere e rafforzare le misure di incentivo, in particolare alla luce del piano industriale in arrivo dalla Germania. Le imprese italiane devono restare agganciate a quella filiera per non perdere competitività.
Ucimu chiede al governo un intervento rapido per estendere la Transizione 5.0 o, almeno, riconvertire i fondi disponibili in nuove misure di supporto, puntando su provvedimenti strutturali capaci di assicurare continuità agli investimenti, particolarmente cruciali per le PMI.
A preoccupare il comparto anche l’evoluzione del settore automotive e il rischio di desertificazione industriale in Europa. Rosa richiama alla necessità di una politica industriale comunitaria, capace di accompagnare la transizione produttiva e salvaguardare l’occupazione. Un passaggio infine è stato dedicato alla formazione, ambito su cui Ucimu intende rafforzare l’impegno attraverso la propria Academy, con iniziative volte a colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro nel settore. «Dobbiamo investire sulla formazione del nostro personale e dei giovani che sono il futuro delle nostre aziende» ha detto il presidente Rosa.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Luca Marzoli su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
gianme su Svincolo della 336 chiuso: traffico in tilt tra Cassano e Busto. E chiude anche il casello di Gallarate
axelzzz85 su Ristorni dei frontalieri: la provincia di Varese prima in Lombardia per risorse ricevute
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario
Bustocco-71 su Arrivano le barriere antirumore in A8, lo svincolo di Gallarate chiude per dieci mesi
Felice su Dopo la sentenza sul Mottarone il racconto delle mamme di Silvia e Alessandro: “Per noi non è giustizia”
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.