L’amministrazione fa chiarezza sui lavori alla biblioteca di Laveno Mombello: “Gravi carenze da risolvere”

Il sindaco Luca Santagostino: "Purtroppo, per decenni si è fatto finta di nulla riguardo la sicurezza della biblioteca e di Villa Frua"

La biblioteca di Laveno Mombello

Giovedì 17 luglio, la sala consiliare del Comune di Laveno Mombello ha ospitato un incontro tra l’Amministrazione comunale, il mondo associativo e numerosi cittadini interessati alla Biblioteca comunale “Antonia Pozzi”. L’Amministrazione ha fornito dettagli sulla lunga chiusura di parte dei locali della biblioteca e ha presentato gli impegni per la sua riapertura e messa a norma.

La chiusura: cause e necessità

La chiusura della biblioteca, pur non avendo mai interrotto il servizio di prestito, è stata imposta dalla necessità di risolvere gravi carenze strutturali. La Villa Frua, che ospita la biblioteca e gli uffici comunali, era priva del Certificato Prevenzione Incendi (CPI) sin dalla sua apertura nel 2000. Nel maggio 2022, a seguito di una segnalazione, è emerso che il carico d’incendio generato dal patrimonio librario superava i limiti previsti dalla legge, rivelando un problema mai affrontato dalle precedenti amministrazioni. A causa di queste criticità, è stato avviato un procedimento penale nei confronti del sindaco per omissioni normative.

Gli interventi in corso

L’Amministrazione ha messo in campo un piano di lavori suddiviso in due lotti. Il primo riguarda la messa in sicurezza della zona uffici e parte della biblioteca, che include l’installazione dei presidi antincendio e lo spostamento degli archivi. Il costo di questo intervento è di 220.000 euro per gli impianti e 120.000 per la gestione degli archivi. I lavori sono iniziati nel febbraio 2023 e, dopo un ritardo causato dal fallimento della ditta appaltatrice, si concluderanno entro luglio 2025.

Il secondo lotto, invece, riguarda la messa a norma dei tre piani della biblioteca, inizialmente previsto con un investimento di 400.000 euro. L’elevato costo di realizzazione ha portato a una revisione del progetto, con la decisione di concentrare la biblioteca al piano terra di Villa Frua e destinare i piani superiori ad uffici.

Il futuro della biblioteca

Nonostante le difficoltà, l’Amministrazione ha garantito due aule studio (una in Piazza Italia e una presso il Museo MIDeC), con orari ampliati per compensare la chiusura della biblioteca. L’obiettivo per il futuro è una riapertura completa e potenziata, con l’impiego di servizi come il Servizio Civile, Dote Comune e Leve Civiche. Inoltre, sono in fase di progettazione spazi dedicati al gaming, allo studio ad alta voce, alle aree bimbi e una sala studio accessibile sette giorni su sette.

Nel 2024, nonostante la chiusura parziale, la biblioteca ha organizzato 77 eventi culturali, coinvolgendo scuole e cittadini. Il Festival della Biblioterapia, riconosciuto a livello regionale e nazionale, ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Lombardia e dal Ministero della Cultura.

Un impegno per la cultura e la comunità

L’Amministrazione comunale, pur consapevole delle difficoltà, conferma il proprio impegno per la riapertura della biblioteca, non solo in termini funzionali ma anche a garanzia della sua sicurezza e del suo valore culturale. Come ha sottolineato il Sindaco Luca Santagostino: «Purtroppo, per decenni si è fatto finta di nulla riguardo la sicurezza della biblioteca e di Villa Frua, ma oggi stiamo affrontando una situazione che sarebbe stata ben diversa se i problemi fossero stati affrontati tempestivamente».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Luglio 2025
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