Lucchina (Vivere Gavirate) interviene sul progetto lungo la SP1: “Serve una riflessione più ampia. Il ponte non può essere l’unico volto di Gavirate”
Il consigliere comunale di minoranza Gianni Lucchina (Vivere Gavirate) interviene sul progetto del sovrappasso ciclopedonale lungo la SP1 e sulle problematiche legate alla sicurezza nell’area commerciale di Fignano, più volte segnalata per schiamazzi e comportamenti molesti nelle ore serali

Il consigliere comunale di minoranza Gianni Lucchina (Vivere Gavirate) interviene sul progetto del sovrappasso ciclopedonale lungo la SP1 e sulle problematiche legate alla sicurezza nell’area commerciale di Fignano, più volte segnalata per schiamazzi e comportamenti molesti nelle ore serali
«Le segnalazioni ci sono state, e per fortuna qualcosa si è mosso – sottolinea Lucchina –. Tuttavia, non ho letto da nessuna parte delle richieste avanzate da noi il 21 luglio: pattugliamenti misti, coinvolgimento dei Carabinieri, della Polizia Locale, e anche la proposta di un servizio di vigilanza notturna da parte dei privati».
Secondo il consigliere, è necessario coinvolgere attivamente i gestori dei tre poli commerciali della zona: «Serve un impegno preciso. Loro devono essere parte della soluzione: va valutata anche la possibilità di chiudere i parcheggi durante la notte».
Un altro punto critico è la mancanza di proposte per offrire alternative ai giovani: «Non possiamo limitarci a reprimere o spostare il problema: serve una riflessione più ampia su come strutturare luoghi e momenti per il tempo libero. Non c’è stata una vera risposta su questo fronte». Lucchina ha anche parlato del consiglio comunale del 23 luglio: «A causa di uno sgarbo istituzionale non ho potuto partecipare alla seduta». E ha aggiunto: «Abbiamo votato contro in modo convinto sia al bilancio che al piano triennale delle opere pubbliche: li riteniamo inadeguati rispetto alle vere esigenze della città. Per noi l’icona di Gavirate non può essere un ponte, ma deve essere il lago, il centro storico».
Sul progetto del sovrappasso ciclopedonale, Lucchina ha espresso forti perplessità: «Non abbiamo ancora una posizione definitiva, ma certamente vogliamo porre una serie di interrogativi. La sicurezza viene prima di tutto, ma davvero servono un milione e trecentomila euro per quest’opera? Anche considerando che i fondi arrivano dalla Provincia, che a sua volta attinge da risorse statali, quindi pubbliche». A lasciare ulteriormente perplessi, secondo il consigliere, è l’assenza di un coinvolgimento economico da parte dei privati: «Stiamo parlando di un’area a forte presenza commerciale. Eppure, ai soggetti privati della zona non viene chiesto nulla. Nulla. È un elemento che va chiarito».
Il consigliere ha poi posto l’attenzione sull’assenza di dati preliminari: «Quando si progettano interventi simili, normalmente si fanno rilievi: quanti pedoni attraversano, in quali orari, quante auto transitano. Mi risulta che, dopo la questione posta in consiglio comunale dalla consigliera Bisanti, questi dati non siano mai stati raccolti in modo sistematico. Così si rischia di progettare senza avere in mano l’ABC della situazione». Altro tema sollevato è l’impatto paesaggistico: «La Commissione Paesaggistica aveva già sollevato perplessità su altri ponti. In questo caso, il sovrappasso, così com’è pensato, toglie visuale alle montagne: anche questo è un elemento che va considerato, perché Gavirate non può essere rappresentata solo da un ponte. L’identità del nostro territorio è anche il lago, il centro storico, il paesaggio».
Per questo motivo, Vivere Gavirate ha avviato una riflessione allargata anche alla comunità: «Abbiamo creato un gruppo di lavoro con tecnici del territorio. Vorremmo capire se esistono soluzioni alternative, magari collocate diversamente o meno impattanti, anche sotto il profilo economico. Ci chiediamo se sia davvero questa l’unica risposta possibile». Lucchina ha anche ricordato la convenzione del 2018, poi abbandonata dall’attuale amministrazione: «Si trattava di una variazione rispetto agli accordi precedenti. Dopo aver praticamente regalato al centro commerciale il distributore di carburanti in cambio di un “piatto di lenticchie”, si era previsto di realizzare due sovrappassi — con costi sicuramente inferiori a quelli dell’opera attuale — e una pista ciclabile che dalla rotonda avrebbe raggiunto il sovrappasso del centro commerciale. Le risorse residue sarebbero state impiegate per la riqualificazione del centro storico, ad esempio in via Garibaldi. Ma quella convenzione è stata accantonata. All’epoca mi ero opposto alla scelta di
destinare fondi a una pista che finiva per agevolare il centro commerciale, e avevo proposto di orientare quegli investimenti verso interventi che restituissero valore al territorio».
L’esponente di minoranza ha infine proposto di distribuire le risorse su più interventi, per garantire sicurezza in diverse aree del paese: «Vi faccio un esempio: quando esco dal Chiostro di Voltorre, o da via Monte Rosa, le uscite sono molto pericolose, soprattutto la sera. Noi abbiamo proposto una piccola strada parallela tra via Monte Rosa e quella che porta al Chiostro, con una rotonda per mettere in sicurezza entrambe le uscite. Con le stesse risorse si potrebbero garantire più interventi, mantenendo la sicurezza ma diversificandola».
E ha concluso con una riflessione sulla viabilità pedonale: «Davanti alla posta, fino a qualche anno fa, c’erano le strisce pedonali che attraversavano Viale Ticino e venivano molto utilizzate. Poi sono state spostate più avanti, e per attraversare bisogna fare un lungo giro. Basta fermarsi un’ora lì per vedere che tutti attraversano ancora dove c’erano le vecchie strisce. Io devo prevedere il comportamento reale delle persone, anche se il pedone ha la responsabilità di rispettare le regole».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Lina Hepper su La Provincia di Varese studia un gestore unico dei rifiuti: "Una strategia a lungo termine per anticipare il futuro"
Cloe su Quattro eccellenze varesine premiate dai Travelers' Choice 2025 di TripAdvisor
lenny54 su Turisti ebrei con la kippah aggrediti in autogrill a Lainate
Felice su A Gallarate è stata aperta la maxi-rotonda lungo viale Milano
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.