Mastini: Devèze non tornerà. Il nuovo allenatore è Massimo Da Rin
Il tecnico canadese torna in Francia per motivi familiari; la società lo sostituisce con il veterano già in passato coach della formazione giallonera

Notizia clamorosa in casa Mastini Varese: Claude Devèze non è più l’allenatore della formazione giallonera. Il coach canadese sarebbe stato alla terza esperienza con i Mastini, ma per motivi familiari ha deciso di tornare in Francia. Un addio a sorpresa, ma carico di dignità ed affrontato con classe dalla società.
Al suo posto la società ha richiamato a Varese il veterano Massimo Da Rin, già allenatore giallonero fino al 2020. Da Rio negli ultimi anni ha allenato il Como e si è liberato, visto che la società lariana non si è iscritta alla IHL.
La notizia è arrivata come uno di quei lampi che in queste sere squarciano le plumbee nubi che celano il Sacro Monte: secca, diretta, improvvisa. Devèze, visibilmente provato, ha comunicato la sua decisione di lasciare la guida dei Mastini, lo ha fatto con grande sincerità, ringraziando la città di Varese, la squadra e i tifosi per il supporto ricevuto. La società ha risposto con la stessa eleganza che l’ha sempre contraddistinta: nessun vincolo, solo rispetto. Prima dei contratti, vengono le persone, ed il valore umano, ha naturalmente prevalso su ogni logica sportiva.
In un momento così delicato, il club non si è fatto trovare impreparato. Al timone della panchina giallonera torna infatti Massimo Da Rin, figura di spicco dell’hockey italiano, uomo di ghiaccio e di visione, che Varese conosce bene. Non solo per i trascorsi passati, ma perché il suo nome è stato, in parte, legato anche all’inizio di quella rinascita giallonera che ha riportato i Mastini ai vertici.
Poche parole, tanti fatti: contratto firmato per un anno con opzione sul secondo, squadra praticamente già pronta. In conferenza stampa è emerso chiaramente che sia la “vecchia guardia” che i giocatori non ceduti hanno già un contratto con la società, anche se verranno ufficialmente annunciati nelle prossime settimane. Il nucleo c’è, solido e determinato. Il resto è un cantiere quasi ultimato.
Da Rin, non presente ma che ha parlato per voce di Bino e Malfatti, ha subito mostrato di avere le idee chiare. La rosa, secondo lui, è strutturata per affrontare un campionato da protagonista: c’è profondità, talento ed equilibrio. Ha sottolineato la possibilità di giocare a quattro linee – un lusso non da poco in un campionato sempre più competitivo – e ha messo in primo piano la volontà di investire nei giovani. Non per riempire il roster, ma per farli crescere davvero. Ha citato i fratelli Matonti, Perino, Allevato e altri giovani come elementi su cui costruire presente e futuro. A proposito della “vecchia guardia”, si è ribadito che Vanetti & C torneranno ad ottenere lo spazio sul ghiaccio che lo scorso anno hanno in parte smarrito.
Per quanto riguarda i nuovi innesti, si spera in un immediato adattamento dello straniero il canadese Raphael Bastille, con i nuovi, per Varese, già noti a Da Rin, a partire da Riccardo Terzago, ex-Como, che porterà sul ghiaccio esperienza e concretezza, Alex Venturi, volto ben noto e affidabile vista la grinta e la personalità che lo hanno portato a meritarsi i galloni della sua nazionale e infine Pisarenko, portiere di grande livello, definito come uno dei migliori nel ruolo a livello di lega.
Una squadra cui coach e società dovranno infondere sicurezza, risollevando nella squadra quello spirito vincente, che è stato il propulsore degli anni scorsi.
Il presidente Carlo Bino ha chiesto ai tifosi di comprendere la situazione e ha garantito il massimo impegno della società. “Non era nei piani, ma non ci siamo fatti cogliere impreparati – ha dichiarato –. Questo roster è competitivo e abbiamo piena fiducia in chi lo guiderà. Da Rin è un uomo di spogliatoio, conosce la piazza, ha una visione chiara. Ora dobbiamo solo rimetterci al lavoro”.
Il ghiaccio, come sempre, sarà il giudice ultimo. Ma l’impressione è che i Mastini, nonostante il cambio alla guida, abbiano tutte le carte in regola per affrontare la stagione con ambizione. Il passato recente parla chiaro: Coppa Italia e campionato sono lì, nella bacheca, come promemoria di ciò che questa squadra è in grado di fare.
Ascolta “Alla Balaustra” il podcast di Marco Giannatiempo sulle storie di hockey
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