Moody-Varese, c’è la firma: la Openjobmetis ha il suo play titolare
Il 31enne americano porta leadership ed esperienza. Horowitz: "Lo seguivamo da tempo, sarà pedina chiave". Ai biancorossi manca solo la guardia da quintetto

Ora è ufficiale: il playmaker della Openjobmetis futura sarà Stefan Moody, il treccioluto 31enne nato in Florida il cui nome aveva iniziato a circolare con insistenza lunedì sera (QUI l’articolo) e che ha firmato il contratto che lo farà arrivare per la prima volta in Italia.
La scelta di Moody ha diverse ragioni: ha solida esperienza europea, è dotato di buone qualità atletiche ma anche dal punto di vista del tiro da lontano (le due caratteristiche offensive più “richieste” dal sistema offensivo varesino “pre Kastritis” che però il coach greco ha fatto sue) ed è considerato un leader in campo. In difesa paga una taglia fisica ridotta – 1 metro e 79 d’altezza – ma fino a un certo punto, perché la sua elevazione gli consente qualche giocata improvvisa e perché ha un’ottima propensione alla palla recuperata. (foto FIBA)
Stupisce, forse, la scelta di un vero e proprio giramondo che ha accettato ogni tipo di proposta (evidentemente correlata allo stipendio richiesto), tanto da alternare presenze in campionati di rilievo ed esperienze alla periferia del grande basket. Transeat: l’importante sarà non affezionarsi troppo in futuro se le cose dovessero andare bene. Per fugare ogni dubbio la Pallacanestro Varese ha lasciato capire che il suo contratto sarà annuale.
Con l’innesto di Moody quindi, Varese è a un solo “colpo” dal completamento della rosa a 9 giocatori prevista (il 10 dovrebbe essere l’italo-argentino Mauro Villa). E colpo non è stavolta una parola usata a caso perché la X mancante sarà la guardia di riferimento visto che Tazé Moore, annunciato nei giorni scorsi, dovrebbe essere lo straniero in uscita dalla panchina. Il ruolo che lo scorso anno fu di Desonta Bradford. Moore tra l’altro ha due infortuni seri nel passato – ginocchio al college, anca di recente – e anche per questo sarà il “rinforzo di lusso” e non il titolare.
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Riportiamo infine le parole di benvenuto affidate dal club biancorosso a Max Horowitz, general manager delle strategie di basket: «Io, Zach (Sogolow ndr) e coach Kastritis stavamo lavorando in collaborazione da alcuni mesi su Moody. Si tratta di un playmaker veterano che porterà alla nostra causa tanta esperienza, accumulata negli anni trascorsi tra Europa ed Asia. Conosce l’importanza ed il livello della nostra Serie A e siamo sicuri che sarà una pedina importante per la nostra squadra».
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