Protesta agli stabilimenti Leonardo di Sesto Calende: attivisti per la Palestina imbrattano l’insegna
I tre attivisti sono stati fermati dai carabinieri, che hanno anche bloccato la strada di accesso agli stabilimenti

Blitz del comitato Palestina Libera presso gli stabilimenti Leonardo di Sesto Calende. Tre attivisti sono riusciti a scavalcare i cancelli e a raggiungere l’insegna aziendale, che è stata imbrattata con vernice rossa, riportando la scritta “Produce genocidio”.
L’azione è stata intrapresa come forma di protesta in relazione alla guerra tra Israele e Gaza.
Due di loro si sono legate con delle catene a terra per evitare il passaggio di mezzi. Due attiviste hanno invece occupato il tetto di uno degli edifici colpendo con della vernice rossa l’insegna della Leonardo. Sono stati accesi due fumogeni rossi, insieme alla vernice, come simbolo del sangue dei Palestinesi.
I tre attivisti sono intervenuti intorno a metà mattinata di oggi, mercoledì 23 luglio, e sono stati fermati dai carabinieri, che hanno anche bloccato la strada di accesso agli stabilimenti. Sul posto è intervenuta anche la polizia locale.
“E’ inaccettabile sostenere un governo criminale che sta commettendo un massacro e una pulizia etnica davanti agli occhi del mondo solo perché economicamente conveniente. Gli italiani non vogliono essere complici di questo genocidio – ha spiegato il loro portavoce”.
Interpellata, l’azienda Leonardo non commenta l’accaduto.
A commentare è invece il vicesindaco di Sesto Calende Giorgio Circosta che dice: “Le cause dei conflitti non possono essere ricercate in aziende come Leonardo ma nella rinnovata aggressività degli Stati, come se ci trovassimo improvvisamente riproiettati a inizio ‘900. L’uso della forza preferita a quella della diplomazia. Questo periodo storico nel quale siamo immersi è costellato da continue crisi internazionali che portano inevitabilmente a questo tipo di manifestazioni e proteste. Proteste che nei principi possono essere condivise ma nei metodi molto meno. Un plauso e ringraziamento va alla nostra Polizia Locale e alle forze dell’ordine che hanno gestito la situazione in maniera professionale, garantendo la sicurezza di tutti.”
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