Acquisto di Monte Morone, Malnate Ideale: “Scelta incomprensibile, un gesto di facciata”
Dopo il consiglio comunale nel quale è stato dato parere favorevole all'acquisto della tenuta che sormonta la città, il movimento politico malnatese attacca: "La gestione del patrimonio immobiliare comunale solleva interrogativi sempre più urgenti"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa firmato da Malnate Ideale dopo la scelta dell’amministrazione comunale di acquistare la tenuta di Monte Morone. Nel corso del consiglio comunale che prevedeva il voto, il consigliere di Malnate Ideale Mario Barel ha lasciato l’aula e non ha partecipato al voto.
Monte Morone: la Sinistra affossa il buon senso
La gestione del patrimonio immobiliare comunale solleva interrogativi sempre più urgenti. Ad oggi, non è stato chiarito:
- Come verrà riutilizzata l’ex scuola materna di Rovera;
- Quale sarà la destinazione dell’area feste di via Pastore;
- Quali interventi interesseranno il Castello del Parco 1° Maggio, a partire dall’appartamento del custode;
- Quale futuro attende i locali vuoti in Piazza delle Tessitrici;
- Quando inizieranno i lavori per la messa in sicurezza e l’adeguamento normativo degli uffici comunali, inclusa la sede della Polizia Locale;
- Quando verrà rifatto il tetto di Villa Braghenti, danneggiato da infiltrazioni;
- Come verrà utilizzato il nuovo Polo Civico, la cui destinazione resta ancora un mistero.
A tutto ciò si aggiunge una questione ancora più delicata: la vendita della parte sommitale di Monte Morone, che comprende un’area boschiva, immobili e la Chiesa dell’Annunziata, a un prezzo decisamente sottostimato. Da quasi cinquant’anni non vengono effettuati interventi di manutenzione straordinaria, come l’installazione di un sistema antincendio. Se si ipotizzasse un futuro utilizzo pubblico, vincolato anche dalle normative delle Belle Arti, ciò comporterebbe per l’amministrazione comunale un impegno economico di diversi milioni di euro, con un impatto duraturo e pesante sulle casse comunali, senza alcuna progettualità definita.
Alla luce di questi elementi, la decisione della sinistra di votare a favore della prelazione per l’acquisto di questa proprietà appare del tutto incomprensibile. Un gesto di facciata, volto a mascherare anni di immobilismo e mancanza di visione.
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