Il BRICS+ Fashion Summit promuove l’Eco-Fashion
Il programma del Summit prevede sessioni specifiche per paese con la partecipazione di esponenti di spicco provenienti da Cina, India e Indonesia
In Europa, la domanda di capi di abbigliamento eco-friendly è in continua crescita: secondo Global Market Insights, lo scorso anno la moda sostenibile ha raggiunto una quota di mercato pari al 23%.
Si prevede che quest’anno gli europei acquisteranno il 10% in più di capi realizzati con tessuti naturali e materiali riciclati, prodotti senza ricorrere a manodopera a basso costo o sostanze chimiche nocive. Tuttavia, la crescita della moda sostenibile non rimane limitata all’Europa. Il consumismo consapevole sta rapidamente prendendo piede anche in paesi come la Cina e l’India, portandosi quasi ai livelli europei. Questo cambiamento è emerso chiaramente al BRICS+ Fashion Summit, dove i relatori provenienti dal Sud-Est asiatico hanno sottolineato l’importanza del consumo responsabile e il crescente interesse per la moda sostenibile nella loro regione.
Il BRICS+ Fashion Summit dello scorso anno a Mosca ha visto la partecipazione di oltre 100 paesi, tra cui rappresentanti del “Global South” e delegazioni provenienti da Regno Unito, Stati Uniti e paesi europei. L’edizione di quest’anno, in programma dal 28 al 30 agosto, sarà incentrata sulla moda sostenibile e sui designer che rappresentano questo movimento.
Antonio Maurizio Grioli, Rettore della Pearl Academy e relatore al BRICS+ Fashion Summit, ha sottolineato: “Il più grande potenziale di innovazione nel settore della moda risiede nell’incontro tra intelligenza culturale, sostenibilità e tecnologia, in particolare quando questi aspetti sono guidati dalla collaborazione tra diverse aree geografiche e discipline. La prossima fase di innovazione nel settore della moda non nascerà solo dai laboratori high-tech o dalle case di moda di lusso, ma anche dagli studi locali, dagli ecosistemi digitali condivisi e da un approccio al design radicato nella cultura che riflette la complessità del mondo in cui viviamo”.
Il programma del Summit prevede sessioni specifiche per paese con la partecipazione di esponenti di spicco provenienti da Cina, India e Indonesia, tra cui funzionari governativi impegnati nello sviluppo dell’industria tessile, responsabili di associazioni di moda e importanti produttori di abbigliamento e tessuti. Relatori provenienti da Stati Uniti, Russia, Italia, Spagna e altri paesi europei, nonché dall’America Latina e dall’Africa, esploreranno strategie per l’adozione di tecnologie eco-friendly, la promozione della moda circolare e l’utilizzo di materiali innovativi. Anche l’identità culturale sarà un tema portante, in quanto fondamento della moda sostenibile. Dieci paesi presenteranno le collezioni dei loro brand durante il Summit. Il cuore dell’evento sarà una mostra dedicata alle case di moda russe che traggono ispirazione dal loro patrimonio regionale. La mostra “Native Motifs” esplora come i codici nazionali e culturali influenzano la vita moderna attraverso la moda.
Ali Charisma, direttore degli eventi della Fashion Chamber indonesiana, ha commentato: “Il più grande margine di innovazione nel settore della moda risiede nella sostenibilità, nella tecnologia e nella narrazione culturale. I progressi nei materiali eco-friendly, gli strumenti digitali e l’attenzione al patrimonio culturale daranno forma a un futuro più responsabile e significativo per il settore”.
Parallelamente al BRICS+ Fashion Summit, si terrà anche la Moscow Fashion Week, con la partecipazione di personalità di rilievo come il sudafricano David Tlale, il cinese Subai, il marchio brasiliano Artemisi e altri ancora.
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