La scrittrice Lidia Laudani all’ISIS Valceresio: letteratura e diritti per costruire consapevolezza
La scrittrice e speaker radiofonica Lidia Laudani ha dialogato con gli studenti dell’ISIS Valceresio su letteratura, violenza di genere e nuove sfide sociali

Mattinata ricca di emozioni e riflessioni all’ISIS Valceresio di Bisuschio, dove gli studenti hanno incontrato Lidia Laudani, scrittrice, speaker radiofonica, presentatrice televisiva e modella curvy. L’autrice, conosciuta per la trilogia che ha come protagonista Beatrice Pascal – avviata con i romanzi Un’altra vita e Un’altra me – ha dialogato con i ragazzi su temi di grande attualità: dalla violenza di genere alle relazioni tossiche, dalle dipendenze all’uso dei social, fino alle sfide legate all’identità personale.
La scrittura come forza di rinascita
L’incontro, moderato da Cristian Posteraro, rappresentante provinciale degli studenti, è stato un’occasione di confronto autentico. Laudani ha raccontato il suo percorso artistico e umano, spiegando come la scrittura sia per lei «un mezzo per trasformare il dolore in forza e per dare voce a chi spesso non riesce a farsi ascoltare».
Gli studenti hanno potuto porre domande e condividere riflessioni, dando vita a un dialogo aperto che ha messo in luce la capacità della letteratura di diventare strumento di consapevolezza sociale e personale.

Il messaggio degli studenti
Al termine dell’iniziativa, Cristian Posteraro ha voluto sottolineare l’importanza della sfida culturale che riguarda le nuove generazioni:
«Difendere i diritti delle donne significa riconoscere che uguaglianza e parità non sono la stessa cosa: uomini e donne non sono uguali, ma proprio nelle differenze deve affermarsi la pari libertà di vivere, studiare, lavorare e costruire il proprio futuro. È questo il terreno su cui si gioca la vera sfida culturale e sociale, ed è nostro dovere impegnarci per costruire una società più giusta, che non lasci indietro nessuno».
Un impegno che va oltre la scuola
Posteraro, già impegnato in altri incontri su bullismo e discriminazioni, porta avanti da tempo un’attività di sensibilizzazione che non si limita agli istituti scolastici. I suoi interventi riguardano anche la transizione ecologica e il futuro delle nuove generazioni, segno di un impegno civico costante.
La scuola come luogo di crescita
Un ringraziamento è stato rivolto all’ISIS Valceresio e alla dirigente Carmen Sferlazza, che hanno reso possibile un’iniziativa capace di unire cultura, formazione e difesa dei diritti. Un incontro che ha confermato quanto la scuola possa essere un laboratorio di consapevolezza e cittadinanza attiva.
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