Masnago si prepara al Palio tra festa, folclore e spiritualità

L'appuntamento con la 47esima edizione è per due fine settimana: quello del 6 e 7 settembre e quello del 12, 13, 14

Corteo Storico - Palio delle sei contrade di Masnago

Quarantasette edizioni consecutive non sono poca cosa. Il Palio di Masnago raggiunge quest’anno un traguardo che testimonia la vitalità di un rione capace di rinnovare ogni anno una tradizione che va ben oltre la semplice festa di quartiere a Varese.

«Il Palio non è solo festa e folclore, ma un’esperienza che intreccia tradizione, cultura e spiritualità» sottolinea Roberto Molinari, assessore ai servizi sociali e da tempo “fan” della manifestazione varesina. «Arrivare alla 47ª edizione è un traguardo straordinario, forse unico in città per la sua longevità».

Se giugno ha già visto una prima edizione con gli appuntamenti preparatori, è settembre il mese clou: e nella mattina di oggi, primo settembre, ne sono stati comunicati gli eventi principali.  A presentare il programma in particolare Federica Janeke dell’organizzazione del palio, che ha sottolineato innanzitutto come, tra le diverse proposte dell’edizione di settembre, particolare interesse è per la mostra allestita nella Cripta di Masnago e per il Palio dei bambini, con molte iniziative dedicate ai più piccoli.

Generico 01 Sep 2025

Un programma ricco di significati

Si parte sabato 6 settembre con una serata dal forte valore emotivo: la comunità si riunirà per ricordare Stefano Pini  un giovane di Masnago scomparso tempo fa ma ancora vivo nei cuori degli abitanti del rione. In particolare, alle 18.30 nella chiesa di Masnago, è prevista una messa in suo ricordo e subito dopo un momento conviviale accompagnato dal tradizionale banco gastronomico aprirà ufficialmente le celebrazioni con salamelle, patatine e birra. Giochi e tornei sportivi in oratorio per adulti e bambini.

Il giorno successivo, domenica 7 settembre alle 17.30, la cripta di Masnago in via Petracchi ospiterà l’inaugurazione della mostra “Custodi della speranza in tempi di crisi“. All’evento è atteso il teologo padre Adrien Candiard, dai cui scritti è tratta l’esposizione. L’inaugurazione si concluderà con un aperitivo.

Il fine settimana culminante sarà però quello del 12, 13 e 14 settembre.

Venerdì 12 settembre alle 20, cena cantata e karaoke presso il Bar Social (via Caracciolo 37), e alle 21, nella sala teatro dell’oratorio, la compagnia Dimensione Teatro, composta di attori locali, presenta la commedia “Bene mio, core mio” (regia di Agostino Landi).
Sabato 13 settembre dalle 18 è prevista l’apertura delle bancarelle delle contrade «;Una novità, visto che negli anni scorsi le bancarelle erano allestite solo la domenica» spiega janecke. Dalle 18.30 alle 20.30, concerto live in piazza Ferrucci con i Magic Sound, mentre alle 19.00 grande tavolata del Palio in via Bolchini: è fortemente consigliata la prenotazione sul sito della comunità pastorale, anche se verranno accolti anche coloro che non si sono prenotati. Infine alle 21.30 musica dal vivo con la band luinese Effetto VIP sul sagrato della chiesa, specializzata in musica “per feste”, dal pop al revival anni ’80 e ’90.
Domenica 14 settembre le bancarelle tornano fin dal mattino: più precisamente dalle 9 in via Petracchi, con una speciale bancarella allestita dai bambini. Alle 10.30, Messa per il 57° anniversario della Dedicazione della chiesa, con consegna del Palietto d’oro 2025.
Alle 12.00, presso il Monumento ai Caduti, la Gara della Torta, dalle 12.30, pranzo al banco gastronomico e possibilità di asporto. Alle 16.15 corteo folkloristico dal Parco Mantegazza, mentre alle 17 ci sarà la storica Gara della Brenta presso il campo dell’oratorio, che decreterà la contrada vincitrice del 47° Palio. A seguire, premiazione con le autorità. Dalle 19 poi cena conclusiva.

Un palio a misura di bambini

Domenica, a partire dalle 9, spazio anche ai più piccoli con il Palio dei Bambini, con laboratori autunnali organizzati da tre cittadini del quartiere. Durante la mattinata ci saranno il truccabimbi, una caccia al tesoro e altre attrazioni pensate per il divertimento dei più piccoli.
Fabiana proporrà laboratori creativi dedicati al benessere, mentre nonno Maurizio porterà in piazza i suoi giochi in legno, ispirati alle tradizioni olandesi e costruiti artigianalmente per stimolare fantasia e abilità. Anna, artista e formatrice, condurrà attività artistiche che invitano i bambini a scoprire il piacere della creatività attraverso tecniche come acquerello e tecniche miste.

“Custodi della speranza”: quando la crisi diventa rinascita

In occasione dell’anno giubilare 2025 Pellegrini di Speranza, l’Associazione Ammira ha proposto all’organizzazione del Palio una mostra (visitabile dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 19, sabato dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19, domenica 14 settembre dalle 9 alle 19) dedicata al tema della speranza dal titolo “Custodi della speranza in tempi di crisi“, che si compone di pannelli con riflessioni e immagini: un’esposizione che prende spunto da un saggio del padre domenicano Adrien Candiard, teologo e scrittore domenicano di origine francese, noto per la sua capacità di rendere accessibili temi complessi della fede cristiana e della teologia.

Tra tutti gli appuntamenti, la mostra allestita dall’associazione Ammira rappresenta forse il cuore culturale più profondo di questa edizione. Un percorso visivo ispirato all’Apocalisse, con i testi di padre Adrien Candiard, che affronta il paradosso della speranza cristiana.

«La mostra mette insieme due parole che sembrano inconciliabili: speranza e crisi» spiega don Giampietro Corbetta, parroco dell’unità pastorale Mami, presente alla presentazione. «La speranza cristiana non vuole negare la negatività, ma affrontarla sul serio. La nostra condizione è quella della donna che vive le doglie del parto: dolori che preludono a una vita nuova».

Il percorso, attraverso pannelli, testi e immagini, guiderà i visitatori in una riflessione che, come evidenzia Federica Jenecke, «vuole parlare a tutti, in modo semplice e profondo, mostrando che la speranza è possibile anche nei tempi più difficili».

«Le crisi rivelano la nostra impotenza, ma conducono verso una rinascita» conclude don Corbetta. «Di definitivo c’è solo l’amore di Dio».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 01 Settembre 2025
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