Comerio investe nella bellezza pubblica con il Narciso di Caravaggio dipinto da Ravo
L’opera dell’artista Andrea Ravo Mattoni trasforma una parete anonima in un simbolo culturale. Un murales ispirato a Caravaggio che parla ai cittadini, agli studenti e al tempo presente
Un biglietto da visita bellissimo per Comerio e per tutto il territorio. È il nuovo dipinto murale realizzato da Andrea Ravo Mattoni in via Piave, affacciato sulla trafficatissima strada statale 394, punto di passaggio ideale per mettere in mostra questo pezzo d’arte di bellezza inestimabile.
È un grande Narciso che osserva il proprio riflesso. È questa l’ultima opera dell’artista classe 1981, commissionata dal Comune per trasformare un muro anonimo in un messaggio artistico e sociale. L’opera, ispirata al celebre dipinto attribuito a Caravaggio, è stata realizzata su una parete visibile dalla strada e destinata a diventare il nuovo biglietto da visita per il paese.
«Abbiamo scelto di investire nella cultura – ha spiegato il sindaco di Comerio Michele Ballarini – e Ravo ci è sembrato l’artista giusto, non solo per la sua fama internazionale ma anche per il suo legame con il territorio».
L’artista infatti vive a pochi chilometri di distanza, a Luvinate, e conosce bene quella parete: «Ogni volta che passavo la guardavo e la immaginavo diversa. Quando si è presentata l’occasione, l’ho proposta io stesso al Comune», racconta Ravo.
Il murales riproduce il “Narciso” tradizionalmente attribuito a Caravaggio, ma la scelta del soggetto non è casuale: oltre a valorizzare la storia dell’arte italiana, è anche uno spunto di riflessione sull’epoca contemporanea, dove l’immagine e l’auto-rappresentazione – in particolare sui social – giocano un ruolo centrale, soprattutto tra i più giovani: «Mai come oggi, il mito di Narciso è attuale. I social sono diventati il nostro specchio: a volte riflettono bellezza, altre volte distorsione», sottolinea l’artista.

Il progetto ha avuto una forte impronta educativa. Ravo ha coinvolto tutte le scuole primarie e secondarie di Comerio e Luvinate in un percorso parallelo all’opera. I bambini e i ragazzi hanno visitato il cantiere a gruppi, osservato l’evoluzione del lavoro, posto domande e ascoltato l’artista spiegare non solo l’aspetto tecnico – dalle proporzioni al funzionamento del braccio meccanico – ma anche quello artistico, storico e simbolico.
«Con i bambini parlo di colori e misure, con i ragazzi più grandi entro nella storia dell’arte. Non è importante parlare di me, ma dell’opera e del significato che può avere oggi – spiega Ravo -. Il mio obiettivo è sempre lo stesso: portare l’arte fuori dai musei e renderla accessibile a tutti».
Il murales ha richiesto sei giorni di lavoro, durante i quali l’artista ha dovuto affrontare anche la sfida di una parete non piana. Grazie a un accorgimento ottico, l’opera appare sorprendentemente realistica da una precisa angolazione, in un gioco di profondità che ricorda l’anamorfosi. [lefotoid=1962814]
Con questa nuova realizzazione, Comerio investe nella bellezza pubblica come stimolo culturale e strumento educativo, creando un legame forte tra territorio, cittadinanza e arte. E il Narciso che si specchia oggi parla a tutti noi.
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