Il consiglio comunale di Gavirate boccia la mozione dell’opposizione sulla guerra a Gaza
Lucchina e Bisanti (Vivere Gavirate) chiedevano un'azione da parte di Sindaco e giunta presso il Governo per la fine delle ostilità e l'aiuto alla popolazione. Foti vota con la maggioranza contro un testo definito "politico"

Il conflitto nella Striscia di Gaza è entrato nell’aula del consiglio comunale di Gavirate di ieri 30 settembre. Gianni Lucchina e Beatrice Bisanti, della lista Vivere Gavirate, hanno presentato una mozione per chiedere una condanna della guerra a Gaza, il riconoscimento dello Stato di Palestina e un impegno del Comune in favore dei civili. «Oggi l’esercito più potente del mondo sta uccidendo indiscriminatamente bambini e donne – ha detto Lucchina –. Per questo è grave che il consiglio perda l’occasione di offrire anche solo un sostegno morale al popolo palestinese».
La maggioranza ha respinto il documento. Il sindaco Massimo Parola ha espresso la solidarietà a tutte le vittime delle guerre: «Vogliamo esprimere la nostra più sincera vicinanza a tutti i civili, in particolare anziani e bambini, vittime di atrocità causate dalla violenza e dalle logiche di potere dei governi. Non ci riferiamo solo a Gaza o all’Ucraina: oggi nel mondo sono in corso 56 conflitti armati». Al tempo stesso ha chiarito che «non è possibile impegnare il Comune in scelte sovranazionali che esulano dalla nostra competenza» aprendo comunque al dibattito d’aula.
A prendere la parola è stato anche Simone Foti (Fratelli d’Italia), che pur facendo parte dell’opposizione, ha votato con la maggioranza. «La guerra di Gaza non può essere ridotta a slogan – ha detto – È una situazione complessa, che affonda le radici negli accordi di Oslo del 1993 e parte da un massacro perpetrato da terroristi. Oggi la Palestina non ha una guida unitaria e parte del territorio è controllato da gruppi terroristici. Qualsiasi dichiarazione deve tenerne conto». Foti ha parlato di rischio di «strumentalizzazione politica» e ha definito la mozione «semplicistica», confidando che «il dialogo di pace e il piano Trump possano portare alla fine delle ostilità».
Il tema di Gaza è arrivato in coda a una seduta che aveva già affrontato le variazioni di bilancio, legate a opere di sistemazione idraulica del reticolo minore ( 160.000 euro) e a progetti sui corsi d’acqua Bardello ( entro fine anno verrà affidato l’incarico per ripulire il primo tratto di fiume, intervento da realizzare tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera prossimi), Tinella e Rio Boschetti di cui il referente, però, è Regione Lombardia.
L’ultimo intervento del sindaco ha riguardato l’interrogazione del consigliere Foti sulla convenzione del 1999 con il centro commerciale di viale Ticino per le opere di urbanizzazione. Il sindaco Parola ha fatto una breve cronistoria indicando le tre integrazioni a variazione avvenute negli anni successivi e che hanno portato alla realizzazione di diversi interventi migliorativi in viale Ticino e in via Garibaldi.
Per quanto riguarda le motivazioni alla base della costruzione del sovrappasso sulla SP1, il progetto risponde all’aumento dei ragazzi che frequentano le strutture sportive, oggi circa mille bambini, il doppio rispetto al 2015.
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