Nuova viabilità a Travedona Monate, Pecoroni, «Il sindaco dimentica chi ha avviato i progetti di sicurezza sulla Statale»

Il comunicato del capogruppo di Agire in Comune, in risposta al commento dell'Amministrazione comunale sulle critiche nei confronti della nuova viabilità nelle vie del centro paese

fabio pecoroni

Pubblichiamo il comunicato firmato da Fabio Pecoroni, consigliere di minoranza e capogruppo di Agire in Comune, che risponde al commento del sindaco di Travedona Monate Angelo Fiombo riguardo alla nuova viabilità e al tema del traffico pesante nelle vie del centro del paese.

Replica all’articolo del sindaco Fiombo

Il Sindaco Fiombo parla di “bugie ai cittadini” e si concede battute su chi chiede chiarezza. Ma le vere storie le racconta lui, quando confonde competenze, ignora i fatti e dimentica chi ha davvero avviato i progetti di sicurezza sulla SS629. L’ironia non copre l’impreparazione: chi governa dovrebbe sapere di cosa parla, non dileggiare chi difende la verità.

Noi restiamo sui documenti, non sulle battute — perché Travedona Monate merita serietà, non presunzione. “Viabilità, camion e verità: il Sindaco Fiombo travisa fatti e competenze. Nessun sindaco prima di lui aveva autorizzato il passaggio dei mezzi pesanti in paese.”

Il recente articolo pubblicato da a mezzo giornali, dal titolo La nuova viabilità a Travedona eliminerà completamente i camion dal centro, riporta affermazioni del Sindaco Fiombo che riteniamo gravi, imprecise e contrarie alla realtà amministrativa.

Come gruppo consiliare di minoranza, sentiamo il dovere di ristabilire la verità dei fatti e di chiarire ai cittadini come stanno realmente le cose sulla viabilità della SS629, sulle competenze di Regione Lombardia, ANAS e Provincia, e sulle conseguenze concrete delle scelte del Sindaco Fiombo.

Le rotonde sulla SS629: competenza di ANAS, non della Provincia Le rotonde e gli interventi lungo la SS629 non sono di competenza provinciale, come dichiarato dal Sindaco Fiombo, ma rientrano pienamente nella competenza di ANAS, ente gestore della strada statale. È stata Regione Lombardia stessa a richiamare l’attenzione di ANAS per la messa in sicurezza del tratto stradale, dopo anni di richieste formali provenienti dai Comuni attraversati.

L’intero percorso è nato dall’iniziativa del già Sindaco di Travedona Monate, Andrea Colombo, che — nel suo mandato — si è fatto promotore di un tavolo tecnico e politico con la Regione Lombardia, coinvolgendo i Sindaci di Besozzo, Malgesso, Comabbio, Mercallo e Vergiate.

Il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ricevette personalmente la delegazione dei Sindaci, ascoltò le criticità e affidò agli uffici regionali il compito di interfacciarsi con ANAS per avviare progettazione e realizzazione delle nuove rotonde
sulla SS629.

Un progetto nato per la sicurezza, non per propaganda

La proposta di Travedona Monate, espressa allora dal Sindaco Colombo, nasceva da una necessità oggettiva: la SS629 attraversa il territorio comunale con oltre venti intersezioni critiche e accessi pericolosi, molti dei quali a ridosso delle proprietà a lago.

L’obiettivo del piano era chiaro: ridurre la carreggiata a una sola corsia nel tratto tra il semaforo Holcim e il semaforo dell’incrocio Travedona–Monate, eliminazione dei semafori e realizzazione delle rotonde, migliorando sicurezza e vivibilità. Ad oggi realizzate a Vergiate, Mercallo e Malgesso.

Questo progetto non è frutto di propaganda locale, ma di un percorso istituzionale serio, condiviso dai Comuni sopra citati direttamente con la Regione Lombardia e ANAS, con un obiettivo unico: tutelare la sicurezza dei cittadini.

Attribuirsi oggi meriti altrui, o confondere competenze tra Comune, Provincia e ANAS, significa disorientare l’opinione pubblica e svilire anni di lavoro amministrativo documentato svolto da altri.

Il caso della sperimentazione comunale: un grave passo indietro

La cosiddetta “nuova viabilità sperimentale” annunciata dal Sindaco Fiombo non elimina affatto i camion dal centro, come dichiarato.

Al contrario, li reintroduce lungo un anello viario che coinvolge vie comunali strette e residenziali, molte delle quali vietate al traffico pesante sin dagli anni ’90. Mai, da allora, nessun Sindaco aveva autorizzato il passaggio dei mezzi pensanti all’interno del paese.

Un motivo c’era — e c’è ancora oggi: la tutela della sicurezza urbana, la fragilità del tessuto edilizio storico e la presenza di pedoni e residenti. L’iniziativa del Sindaco Fiombo rappresenta quindi un pericoloso precedente, privo di visione e di fondamento tecnico.

Serve verità, competenza e rispetto istituzionale

La verità è semplice: le rotonde sulla SS629 sono progettate e finanziate da ANAS su impulso di Regione Lombardia, non dalla Provincia di Varese; il progetto nacque grazie all’azione del Sindaco Colombo e dei colleghi dei Comuni limitrofi, non dalla Provincia di Varese; la sperimentazione comunale di Fiombo è un’iniziativa autonoma, priva di fondamento tecnico e potenzialmente pericolosa per cittadini, pedoni e infrastrutture.

Alla luce delle criticità già denunciate, il gruppo di minoranza chiede una risposta pubblica, su questo stesso giornale, al sindaco Fiombo: fornisca la documentazione tecnica completa, rendendo pubblici: i pareri espressi dall’Ufficio Tecnico di Travedona Monate e dell’Ufficio di Polizia Locale in merito alla modifica della viabilità voluta dal
sindaco Fiombo; i progetti stradali, i calcoli sulla capacità viaria, le simulazioni del traffico pesante su cui il sindaco Fiombo poggia le scelte che coinvolgono l’intera cittadinanza; la relazione tecnica che certifichi che le vie scelte sono compatibili con il peso, il numero e le dimensioni dei mezzi pesanti che attraverseranno il paese, nonché le attese di percorrenza previste.

Chiediamo all’Amministrazione Comunale e al Sindaco la garanzia di sospensione preventiva, ovvero chiediamo che la sperimentazione non venga avviata fino a che non siano soddisfatti tutti i presidi di sicurezza, valutazione tecnica qualificata ed informazione adeguata. In assenza di tali garanzie, il piano vada rimandato fino a revisione progettuale integrale.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Ottobre 2025
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