Venti anni di Elmec Solar a Brunello, «Nel futuro spazio al fotovoltaico a terra»
L'azienda specializzata nell'istallazione di impianti fotovoltaici guarda alla sua storia e spiega su quali progetti si concentrerà nel futuro
Venti anni all’insegna della sostenibilità, prima ancora che la sostenibilità diventasse argomento di tutti i giorni. Elmec Solar, l’azienda di Brunello, parte del Gruppo Elmec e specializzata nell’istallazione di impianti fotovoltaici ha tagliato un traguardo importante, passando in due decenni da zero a una squadra di 50 persone con un fatturato di circa 20 milioni di euro.
Gli inizi, «Quando la parola “sostenibilità” non esisteva»
L’avventura di Elmec Solar è cominciata quando di fotovoltaico se ne sapeva quasi nulla. «La parola sostenibilità – racconta Alessandro Villa, presidente e amministratore delegato di Elmec Solar – non esisteva nella comunicazione di tutti i giorni. Oggi è la parola più utilizzata del web».
Un percorso partito in salita e affrontato con spirito pionieristico. Bisognava costruire la cultura della sostenibilità da zero. Anche i prodotti a disposizione presentavano delle sfide. Il livello della tecnologia era quasi sperimentale.
«Il gruppo Elmec – ricorda Villa – ha lanciato Elmec Solar anche per capire le potenzialità all’interno di questo settore con un’attenzione specifica sull’impatto ambientale e alla “carbon footprint”, tutti concetti oggi noti a tutti».
Il futuro, impianti fotovoltaici per energia pulita
Nel futuro di Elmec Solar, il fotovoltaico a tetto avrà ancora un ruolo centrale, «È stato – commenta Villa – il nostro cavallo di battaglia per tanti anni».
Per quanto riguarda i nuovi servizi, Elmec Solar ha già aperto la strada agli impianti fotovoltaici a terra. L’azienda di Brunello, infatti, ha di recente realizzato un impianto fotovoltaico a terra con una potenza di 9 megawatt utilizzato per alimentare un elettrolizzatore (un impianto che utilizza l’elettricità per scindere le molecole d’acqua in atomi di ossigeno e idrogeno), che produce idrogeno verde destinato a due stazioni di servizio sull’autostrata Torino-Venezia.
«Una combinazione interessante – sottolinea Villa – perché permette di generare idrogeno assolutamente verde destinato all’alimentazione dei veicoli, utilizzando energia rinnovabile».
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