Bataclan dieci anni dopo: Parigi si ferma per ricordare le 130 vittime. C’era anche Valeria Solesin

Nel decennale degli attacchi di Parigi, la Francia si raccoglie tra cerimonie, nomi letti ad alta voce e luoghi della memoria dal Bataclan a Place de la République

13 novembre 2015 attentati parigi immagini

La Francia si raccoglie oggi per i dieci anni dagli attacchi del 13 novembre 2015: 130 vite spezzate, oltre 350 feriti e una ferita civile e politica che resta aperta in Europa e nel mondo, dalla periferia di Saint-Denis al cuore del Bataclan e dei café del X e XI arrondissement.​

La notte del 13 novembre
In meno di tre ore, cellule coordinate colpirono lo Stade de France, i dehors dei locali tra Canal Saint‑Martin e Boulevard Voltaire e il Bataclan durante un concerto, nel più grave attacco in Francia dal dopoguerra, rivendicato dall’ISIS. Al Bataclan morirono 90 persone, mentre altre furono uccise ai tavolini di bar e ristoranti come Le Carillon, Le Petit Cambodge, Bonne Bière e La Casa Nostra, con centinaia di feriti e quasi 100 in condizioni critiche quella notte. La dinamica degli attentati mise in luce la natura transnazionale della rete: membri franco‑belgi, spostamenti tra Siria e Europa e passaggi di frontiera facilitati, con la figura del coordinatore Abdelhamid Abaaoud ucciso giorni dopo a Saint‑Denis.​

Commemorazioni a Parigi
Il decennale è segnato da una cerimonia ufficiale guidata dal presidente Emmanuel Macron e dalla sindaca Anne Hidalgo nel nuovo Giardino della Memoria presso Place Saint‑Gervais, concepito con i sopravvissuti e i familiari e con incisi i nomi delle vittime su steli dedicate. Il programma prevede deposizioni di corone nei luoghi colpiti, lettura dei nomi, un “Requiem delle luci” diretto da Victor Le Masne con l’Orchestra della Guardia Repubblicana e il Coro di Radio France, oltre all’illuminazione della Tour Eiffel con il tricolore e momenti di raccoglimento in Place de la République. L’Eliseo richiama il doppio impegno: memoria e lotta al terrorismo, con Parigi che invita cittadini e visitatori a lasciare candele, fiori e messaggi nei punti simbolo della città.​

Un lutto europeo
Fu una tragedia globale: tra le vittime, 23 nazionalità diverse, un elenco che restituisce la geografia umana di una capitale aperta al mondo. L’Italia pianse la giovane ricercatrice veneziana Valeria Solesin, dottoranda alla Sorbona uccisa al Bataclan, diventata simbolo di una generazione europea colpita nei suoi luoghi di socialità e cultura. Tra i caduti anche cittadini di Regno Unito, Spagna e Portogallo, a ricordare come Parigi, quella sera, fosse anche Berlino, Lisbona, Madrid e Venezia.​

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Il processo e le condanne
Dopo un maxi‑dibattimento durato mesi, nel giugno 2022 la Corte speciale di Parigi ha condannato tutti i 20 imputati, riconoscendo a Salah Abdeslam l’ergastolo a vita, la pena più severa prevista in Francia, respingendo la sua versione sul presunto mancato azionamento del giubbotto esplosivo. Abdeslam è stato poi giudicato colpevole anche a Bruxelles per il ruolo negli attacchi del 2016, mentre altri logisti e complici hanno ricevuto condanne fino a 30 anni per aver fornito basi e coperture al commando. Il processo ha dato voce a oltre duemila parti civili, scolpendo nella giurisprudenza europea il nesso tra terrorismo di matrice jihadista, reti transfrontaliere e risposta penale coordinata.

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Pubblicato il 13 Novembre 2025
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