Tonnellate di rifiuti illeciti sotto al campo del Como Calcio a Mozzate, inchiesta della Direzione distrettuale antimafia

Al centro dell’indagine, coordinata dai magistrati della DDA e condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, vi sarebbe un presunto traffico di materiali classificati come rifiuti speciali non pericolosi

Mozzate - Campo Como Calcio giugno 2022

La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha chiuso una maxi inchiesta sulla gestione dei rifiuti che coinvolge 66 persone e una decina di società del comparto ambientale e dell’edilizia. Al centro dell’indagine, coordinata dal pubblico ministero Francesco De Tommasi e condotta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico, vi sarebbe un presunto traffico di materiali classificati come rifiuti speciali non pericolosi, conferiti in discariche o cantieri senza le necessarie autorizzazioni o venduti come “aggregati riciclati end of waste” ma senza i trattamenti previsti dalla normativa. (Nella foto di VareseNews il campo di Mozzate come appariva nel giugno 2022)

Più di 1300 tonnellate di rifiuti non trattati

Tra i cantieri citati nelle carte dell’inchiesta figura quello del centro sportivo di Mozzate, oggi di proprietà del Como 1907.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tra il 2021 e il 2022 sarebbero stati trasportati verso l’area oltre 1.300 tonnellate di materiali, impiegati come sottostrato per il campo e per alcune opere interne. I controlli dei carabinieri del Noe avrebbero documentato movimentazioni significative di rifiuti che, secondo l’ipotesi accusatoria, non avrebbero subito i necessari processi di lavorazione.

Negli atti figurano diverse realtà imprenditoriali del settore indicate tra i soggetti economici al centro dei capi d’accusa.
Le contestazioni riguardano, a vario titolo, cessioni e conferimenti di materiali presentati come “end of wast”e senza i trattamenti obbligatori, nonché una gestione illecita di rifiuti da costruzione e demolizione.

Secondo gli inquirenti, il sistema avrebbe generato profitti illeciti basati sull’abbattimento dei costi di smaltimento e sull’immissione sul mercato di materiali non conformi.

Il Como 1907 estraneo ai fatti

Dalle ricostruzioni emerge che il club calcistico Como 1907 è considerato estraneo ai fatti, se non addirittura parte lesa.
La società avrebbe infatti acquistato il centro sportivo nel 2022, quando l’area risultava in stato di abbandono, e non avrebbe avuto alcun ruolo nelle condotte oggetto di indagine.
L’eventuale impiego di materiali non conformi, precisano gli inquirenti, riguarderebbe la filiera dei fornitori e dei trasportatori operanti prima del passaggio di proprietà.

di
Pubblicato il 11 Novembre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.