Tutta Casorate Sempione si prepara alla Festa decennale di San Tito 2026
Al via le iniziative di raccolta fondi per la celebre festa nata nel 1926 e che si celebra solo una volta ogni dieci anni. Un evento nato per coinvolgere tutti e che si basa sul volontariato diffuso
A Casorate Sempione è già tempo di pensare al 2026, anno in cui la comunità celebrerà la Festa decennale di San Tito, un appuntamento profondamente sentito e atteso che, come tradizione vuole, si ripete ogni dieci anni. In vista della grande ricorrenza (il centenario), i Rioni e la Pro Loco hanno avviato un percorso di raccolta fondi attraverso una serie di iniziative pensate per coinvolgere l’intero paese e creare un clima di partecipazione fin da subito.
Tra queste, una delle prime proposte è “Rioni in festa – Un posto a tavola per S. Tito 2026”, in programma sabato 29 novembre alle 19.30 in oratorio. Una serata conviviale nata con l’obiettivo di raccogliere risorse da destinare all’organizzazione dei festeggiamenti decennali, mantenendo vivo lo spirito comunitario che caratterizza da sempre le celebrazioni casoratesi.
Il menù pensato dai volontari rispecchia la semplicità e la convivialità della festa: polenta con spezzatino o con formaggi, dessert, vino, acqua e caffè al costo di 16 euro. Per i più piccoli è previsto un piatto dedicato a 8 euro. Un modo semplice e diretto per contribuire alla causa, ritrovandosi attorno alla tavola in un clima familiare.
Lo spettacolo “RicordaTito”: memoria, immagini e canto
La serata sarà arricchita da un momento culturale pensato per avvicinare ancora di più la comunità all’appuntamento del 2026. In chiusura verrà messo in scena “RicordaTito”, un racconto che unisce voce narrante, immagini e musica. La narrazione è affidata a Francesco Caletti, accompagnato dal Coro la Brugheria, per una rievocazione che intreccia memoria, tradizione e identità locale.
L’incontro del 29 novembre rappresenta il primo passo di un percorso che nei prossimi mesi porterà Casorate Sempione alla costruzione della grande festa dedicata al santo. Un evento che, come nelle edizioni precedenti, coinvolgerà rioni, associazioni e cittadini in un lavoro condiviso fatto di preparazione, volontariato e senso di appartenenza, al di là di ogni divisione. Come volle, un secolo fa, il parroco che la ideò.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
MarcoCx su Incendio nella notte in una fabbrica a Groppello di Gavirate, decine di uomini impegnati
Felice su Martelli: "Sovranisti a parole, genuflessi nella realtà. Così l’Italia si perde"
Giuseppe Mantica su Concerto di Santa Cecilia: La Casoratese celebra la musica in un viaggio nel tempo e nel mondo attraversando culture diverse
Claudio Pilotti su Il disastro del Campo dei fiori finalista con ANSO al premio AICA con il progetto «Scrivo da un paese che non esiste»
Felice su In 15 anni calano del 50% le nascite nell’alto Varesotto: un convegno per ripensare l’infanzia e la genitorialità










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.