Nel 1975 Bob Marley arriva in Europa ed esplode la reggaemania
I suoi concerti avevano molto arricchito il genere tradizionale
Quando Bob Marley arriva a Londra per due concerti al Lyceum nell’estate del 1975 durante il tour di Natty Dread, i biglietti spariscono in poche ore. Non è che il nostro fosse già un artista da alta classifica, ma da una parte la popolazione di origine caraibica a Londra era molto numerosa, e dall’altra a rendere famoso il reggae era stata la Island di Chris Blackwell, che era un’etichetta anglo-giamaicana che lavorava bene anche con il marketing.
La dimensione del 33 giri live non era tanto consona al reggae, che era fino a quel momento una musica più da 45 giri: questo che vediamo oggi se non è il primo è certamente uno dei primissimi live di reggae. Dipendeva anche dal fatto che, come dicevo per Natty Dread, Clapton e Simon avevano dimostrato che si potevano aggiungere altri colori alla monotonia del reggae, e in questo disco Marley dimostra di averlo imparato bene.
E non è un caso allora che la versione di No woman, no cry di questo disco, e non quella in studio, diventi LA versione ufficiale che tutti conoscono come canzone più popolare di Marley.
Curiosità: nel dicembre dell’anno successivo, in una Giamaica quasi in preda alla guerra civile fra gruppi politici rivali, Bob Marley fu vittima di un attentato: uomini armati entrarono a casa sua e spararono a lui, alla moglie Rita e al manager Don Taylor. Marley fu quello ferito meno gravemente, ma anche gli altri fortunatamente se la cavarono.
Le rubrica 50 anni fa la musica
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